“Pigliaru non tradisca i sardi e rompa il suo prolungato silenzio”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, comunica la presentazione questo pomeriggio di una nuova mozione dell’intero gruppo azzurro contro l’ipotesi che la Sardegna venga scelta per il deposito nazionale delle scorie radioattive. Nel documento si ricordano tutti gli impegni assunti dalla Giunta regionale, ma rimasti disattesi, in seguito alla presentazioni dei interrogazioni e all’approvazione di mozioni e ordini del giorno. “Davanti all’avvio della fase di consultazione della valutazione ambientale strategica – sottolinea Cappellacci-, che richiede risposte entro 60 giorni, il perdurante silenzio del presidente, mentre altre Regioni hanno già presentato osservazioni e pareri, rischia di offrire al Governo nazionale il pretesto per calare dall’alto una decisione folle e ingiusta. Noi abbiamo sempre sostenuto – prosegue il forzista- che, proprio per le sue caratteristiche, la Sardegna debba essere considerata come ‘l’arca’ dove preservare l’ambiente, il paesaggio e siti naturalistici di valore inestimabile, non la ‘pattumiera d’Italia’. Ma il fatto più rilevante è che l’ipotesi di depositare nella nostra terra le scorie radioattive è stata già respinta democraticamente nel 2011 con un referendum che ha visto una mobilitazione e un pronunciamento inequivocabile del popolo sardo. Nessuno pensi di nascondersi e soprattutto – ha concluso Cappellacci- nessuno pensi di violare la volontà di un popolo espressa democraticamente”.
Sulla questione del nucleare non ci sono mai state ambiguità. La posizione della Regione è sempre stata espressa con chiarezza fin dal 2015: la comunità sarda, già gravata dal peso delle servitù militari, è assolutamente contraria. Non vogliamo il deposito delle scorie, che costituirebbe una nuova servitù. Resta quindi fermo il nostro no, già espresso anche davanti al Consiglio regionale, al Ministro dell’Ambiente e al Ministero per lo Sviluppo economico”. Lo dichiara l’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano alla notizia delle dichiarazioni del Gruppo d’intervento giuridico onlus. “Sulla procedura di Vas – prosegue Spano – la valutazione ambientale strategica per il Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, si deve evidentemente chiarire che non riguarda la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, che non è stata ancora resa nota, ma le modalità gestionali del trattamento rifiuti nel futuro sito nazionale ancora da individuare e non oggetto del programma posto a valutazione ambientale strategica. Sulla Vas in corso la Regione ha deciso di coinvolgere anche gli altri soggetti istituzionali con interesse ambientale per formulare un unico documento entro i termini di scadenza del 13 settembre”.












