Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
L’odissea di Antonio Ibba e dei suoi familiari è iniziata alle prime luci dell’alba quando è stato dimesso dall’ospedale di San Gavino. L’uomo, 53 enne di Villacidro, è stato ricoverato per un malore. Invalido costretto da 19 anni su una carrozzina è inoltre diabetico, e soffre di epilessia. Finalmente dopo alcuni giorni può tornare a casa. Arriva il foglio di dimissioni. I familiari attendono invano l’arrivo di un’ambulanza, che non arriva mai perché secondo quanto testimonia la cognata Maria Cristina Piras, l’uomo è sovrappeso: 120 chili.
“Abbiamo provato a chiamare decine di volte il 118 – racconta – ma una volta detto che supera gli 80 chili ci dicevano che erano impegnate, non disponibili. Ho dovuto aspettare l’arrivo di mio fratello per poterlo trasportare fino a casa in auto a Villacidro, dove abitiamo”.
Qui si è presentato l’enorme problema: l’appartamento è al terzo piano di una palazzina popolare. Non c’è ascensore. Riprovano a chiamare il 118 ma nulla, nessuno si presenta.
“Sono dovuti arrivare i vigili del fuoco da Cagliari per risolvere la situazione- denuncia- dopo varie peripezie sono riusciti a portare mio suocero a casa. Immaginatevi il disagio che ha potuto provare questa persona. E’ stato un incubo, io mi chiedo come sia possibile. E inconcepibile che avvengano fatti del genere nel 2017. Siamo in Italia non nel terzo mondo. Solo alle quattro del pomeriggio mio suocero è riuscito a tornare a casa, dopo che era stato dimesso alle tre del mattino”.
(immagine simbolo)