“Dipendenti capaci di muoversi in maniera rapida ed efficiente, assessorati che comunicano tra loro senza steccati o barricate. Per una seria riorganizzazione del personale e una prospettiva di efficienza della Regione e della pubblica amministrazione è necessario fare di più con meno”.
Questa in sintesi la formula enunciata oggi dall’assessore degli Affari Generali, Personale e Riforme Gianmario Demuro durante l’incontro con i direttori generali della Regione. Tavola rotonda e di confronto costruttivo alla quale ha partecipato anche il presidente Francesco Pigliaru.
“In un’ottica di best practice abbiamo individuato – ha proseguito l’assessore Demuro- quale modello di riferimento, quello della Regione Lombardia. E’ ormai evidente la necessità e l’urgenza di passare da un’organizzazione verticale a una orizzontale. Per questo motivo, ho chiesto ai dirigenti di individuare gli elementi di ostacolo alla leale collaborazione del sistema Regione”.
Parole chiave: professionalità e mobilità. “Valorizzare le professionalità presenti nella pubblica amministrazione – prosegue l’esponente della Giunta Pigliaru- attraverso una mappatura e un successivo riordino in base alle competenze e nel segno di una maggiore mobilità”.
E su mobilità e flessibilità organizzativa, per dare risposte certe agli utenti, pone l’accento anche il presidente Francesco Pigliaru. “E’ necessario abbattere gli steccati, abbandonare le logiche autarchiche e verticalistiche – ha detto il capo dell’esecutivo ai Direttori Generali- nelle quali l’organizzazione amministrativa da troppo tempo si avvita su se stessa”.
Lavorare per obiettivi trasversali, dunque. “Il Piano Regionale di Sviluppo è tra le priorità di questa giunta”, ha proseguito il Presidente. “Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo ragionare avendo chiare le funzioni che devono essere svolte: non può essere tutto ugualmente importante, serve differenziare le competenze all’interno della struttura amministrativa, evitando la triplicazione delle risorse e delle mansioni assegnate”.
Il principio chiave, ribadito dal presidente Pigliaru e dall’assessore Demuro è semplice ed intuitivo, sebbene rischi di apparire rivoluzionario applicato alla macchina regionale: si parte dalle funzioni che devono essere svolte e si organizza il personale di conseguenza, selezionando e valorizzando le competenze e individuando, eventualmente, le figure professionali mancanti. Ciò anche per risolvere una volta per tutte i problemi del precariato.











