Defraia: “Migranti a Cagliari, questo è razzismo e deportazione”

Domani altri mille migranti a Cagliari. Italia Unica lancia un appello a Zedda

di Massimiliano Defraia

Una nave Norvegese fà rotta verso Cagliari, un’altra, carica di migranti, forse mille. Un’altra deportazione autorizzata in un isola che non c’è.
La situazione, ormai grave, è sotto gli occhi di tutti. Cagliari, centro di prima accoglienza soffre per questa povera gente, ma la convivenza è ad alto rischio per la sicurezza e per la salute pubblica. Negli ospedali e nei pronto soccorso è caos.
Si parla di oltre diecimila migranti già sbarcati nell’isola di cui diverse migliaia si sono dispersi senza essere identificati.
Italia Unica Cagliari si fà portavoce di tanti cittadini che soffrono per questa povera gente ma che allo stesso tempo si sentono privati della loro libertà di poter girare in sicurezza nelle strade e piazze della città. E’ sotto gli occhi di tutti che p.zza Matteotti, via Roma ed altre vie sono oramai impratticabili e i parcheggi in ogni parte della città sono ormai un’attività redditizia ed esclusiva degli abusivi.
Per questo fà notizia l’arrivo in massa di altri poveri migranti, che superato il problema della prima accoglienza, si ritrovano in  strada senza prospettive.
Nessuno ha mai messo in essere un  progetto per un futuro certo per queste persone che fuggono la guerra. Nessuno ha mai parlato di sistemi di integrazione sociale, culturale e ambientale, di conoscenza delle tradizioni locali e religiose.
Insomma questi sono i deportati del XXI secolo strappati alla miseria e ad una probabile morte, trasportati in una terra completamente isolata, facilmente controllabile, senza niente e sopratutto senza un domani.
A me sa tanto di deportazione, razzismo e annullamento dei diritti umani, “Ricordo, a chi si fregia di difendere i diritti dell’uomo, che un essere umano senza un progetto di vita e senza futuro perde la propria dignità e perde qualsiasi stimolo di sopravivenza.
Deportazione e annullamento di massa, questo io vedo in queste operazioni di salvataggio, oltre a un business che neanche ci immaginiamo.
Il nostro futuro, che ci piaccia o no, passa attraverso questi giovani. Il loro riconoscimento e la regolarizzazione devono essere rigorosi così come la loro accoglienza.”
Nell’era della globalizzazione la Sardegna, attraverso nuova manodopera, potrebbe trarne vantaggio e diventare polo significativamente attrattivo per grandi investitori

Piazza Matteotti è la punta dell’iceberg di un problema ben radicato ed evidente nella nostra isola. 

Italia Unica Cagliari, con una lettera, chiederà al sindaco Zedda, al presidente Pigliaru e a RTI Spa proprietaria del sito, di dare con i fatti risposta immediata e concreta alla situazione in essere, informando anche l’organo competente sui problemi di salute e igiene pubblica della piazza.
Nella missiva chiederemo inoltre che ci vengano date certezze sulla immediata attuazione di progetti dignitosi di integrazione sociale, culturale e lavorativa, perché questa tragedia si trasformi per la nostra terra, per la nostra città e per queste persone sofferenti da umiliazione/costo a beneficio/risorsa.
Da deportazione certa in Sardegna-Traz a futuro concreto.


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