Una riunione formale e dovuta, per prendere atto delle dichiarazioni di ieri nell’aula del consiglio regionale in cui la presidente ha attaccato tutti – giudici, opposizioni e media – evocando il tentativo di sovvertire l’esito del voto che lo scorso febbraio l’ha portata a Villa Devoto. La giunta per le elezioni del consiglio regionale, che si occupa dei casi di incompatibilità e ineleggibilità, si ferma ancora, come aveva già fatto un paio di settimane fa: in quel caso per aspettare che la presidente Todde depositasse il ricorso, in questo per attendere le decisioni dei giudici del tribunale. L’udienza è fissata per il 20 marzo, il 21 la giunta – composta da 5 consiglieri di maggioranza e 4 di opposizione e presieduta da Giuseppe Frau di Uniti con Todde – si dovrebbe riunire nuovamente.
Intanto, emergono diversi malumori per le dichiarazioni della presidente in aula, che ieri ha accusato i giudici di voler ribaltare l’esito del voto dello scorso febbraio. Lapidario Stefano Tunis, vice presidente della giunta per le elezioni (Sardegna al Centro): “Abbiamo scelto di mantenere un profilo istituzionale, molto più rispettoso delle prassi consiliari rispetto a quanto fatto ieri dalla presidente. La presidente ha accennato a teorie complottiste; noi, invece, preferiamo concentrarci sul rispetto delle istituzioni e dei poteri dello Stato senza entrare in polemiche di questo tipo”.
La decadenza della presidente Todde è stata formalizzata in un’ordinanza il 3 gennaio scorso dai giudici del collegio elettorale di garanzia della corte di appello di Cagliari per irregolarità nelle spese elettorali. Lo stesso fascicolo è stato inviato alla procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo per la mancata rendicontazione di una bolletta della luce.