I primi cartelli, ben pochi, sono comparsi una settimana fa soprattutto nel rione cagliaritano di San Benedetto: “Chiusi per ferie”. A marzo, non a luglio o ad agosto. E, particolare non di poco conto, tutti i gestori dei negozi che hanno deciso di fermarsi sono cinesi. Dalle sartorie ai parrucchieri, arrivando sino ai ristoranti del sushi. Tutti a casa sino a nuovo ordine. Sui profili Facebook di alcuni ristoranti, qualche ora fa, è stato pubblicato il seguente annuncio: “Siamo molto dispiaciuti nel comunicarvi che, in ottemperanza a quanto indicato dalle disposizioni governative e ministeriali al fine di tutelare la salute generale e contenere in maniera efficace il rischio di contagio da Coronavirus, la nostra direzione ha deciso di tenere chiuso il ristorante da oggi, lunedì 9 marzo, fino a data da destinarsi. Tale decisione viene presa esclusivamente a scopo precauzionale”. Impossibile poter incontrare i gestori: le serrande, infatti, sono già abbassate. Ma basta una semplice telefonata per saperne di più.
“Nel nostro locale lavorano una ventina di persone, ci sono anche filippini e indiani. Di sicuro resteremo chiusi per due settimane, poi si vedrà. Per il momento, visto il problema del Coronavirus, abbiamo deciso così perchè, sia noi sia i nostri dipendenti abbiamo paura di possibili contagi”, spiega al telefono He, cinese, da dieci anni in Sardegna. La donna, insieme “ad altre due persone”, gestisce un ristorante self service in viale Diaz. A pochi metri di distanza dalle sue vetrine, in viale Bonaria, una parrucchiera cinese, “Elena” Liu, ha deciso di andare in ferie insieme al marito: “Il virus è velocissimo, anche in Italia serve massima attenzione. Ho chiuso dal due marzo scorso”. Data di chiusura e di riapertura certe per una sartoria cinese nel rione di San Benedetto, “dal 4 marzo al diciassette marzo” e per un altro parrucchiere, otto giorni di stop “dall’otto al quindici marzo”.











