Dal green pass obbligatorio al vaccino per legge, dallo smart working che il ministro della funzione pubblica Brunetta vuole ridurre fino a massimo il 15% alle nuove regole per le scuole. Si apre oggi una settimana cruciale per gli italiani, dopo il nuovo accorato appello del capo dello Stato Mattarella sulla necessità di vaccinarsi per non mettere a rischio la vita propria e altrui. In attesa del nuovo decreto che sarà varato per regolamentare la piena ripresa delle attività produttive dopo la pausa estiva, il governo discute su come intervenire per garantire la ripresa in sicurezza.
Green pass, verso l’allargamento dell’obbligo – Il primo passo sarà l’estensione del green pass, cominciato il 6 agosto scorso con ristoranti, bar e cinema. La discussione sull’allargamento ad altri settori, ormai dato quasi per certo, sarà uno dei temi principali all’ordine del giorno. In cima alla lista dei settori potenzialmente coinvolti ci sono i dipendenti pubblici o comunque chi ha un contatto col pubblico, gli autisti del trasporto pubblico, gli addetti alle mense scolastiche o i lavoratori delle aziende private.
Vaccini obbligatori, il sì dei sindacati – Rendere obbligatorio il vaccino sarà l’ultima spiaggia, ma l’unica possibile se le prenotazioni continueranno a languire e i no vax a imperversare: si potrà fare attraverso una legge del parlamento e non con semplice decreto. A parte la Lega, tutte le altre forze politiche del governo sono d’accordo sulla linea dura, unico modo per non vanificare gli sforzi compiuti finora con una campagna vaccinale che a fine settembre potrebbe garantire l’immunità all’80% della popolazione. Già domani ci sarà un incontro tra Confindustria e sindacati, che si sono già dichiarati favorevoli alla vaccinazione obbligatoria. “Se la difesa del diritto alla salute e necessità di evitare nuove privazioni di libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo”, annuncia il ministro Speranza. Un tema che trova ampia sponda anche nel presidente della Repubblica Mattarella, che ha più volte richiamato gli italiani alla necessità di vaccinarsi come atto di responsabilità e tutela di se stessi e degli altri.
Smart Working, solo al 15% e con regole anti furbetti – Altro tema caldo è anche quello dello smart working. Brunetta annuncia che “non sarà abolito” ma “è auspicabile che resti per una quota fino al 15%”, con una piattaforma informatica e precise regole del gioco contrattuali per evitare che il lavoro a distanza diventi un’eterna vacanza per i dipendenti pubblici, come in troppi casi è stata. La Cgil chiede a sua volta che lo smart working venga regolamentato attraverso i contratti nazionali per preservare i diritti del lavoratori.
Scuola, si ricomincia con le nuove regole – Nuove regole anche a scuola, che oggi riprende a Bolzano e sarà un test nazionale sull’obbligo di green pass per docenti e personale, mentre il governo discute sulla possibilità che in classe si stia senza mascherine se tutti vaccinati.










