Migliaia di persone in nome della fede e della devozione: rinnovato per la 38esima volta il pellegrinaggio da Sinnai a Bonaria, questa mattina è stato raggiunto il santuario del capoluogo sardo. Un appuntamento che si rinnova da 1987, ossia da quando “un gruppo di amici di Comunione e Liberazione propone al parroco di Santa Barbara, don Giovanni Abis, un gesto antico del proprio paese “Il pellegrinaggio a Bonaria”, e assieme a lui, la mattina del 25 aprile, 250 persone partono per Bonaria”. Inizia così la lunga processione che la notte tra il 24 e il 25 aprile ha coinvolto sempre più fedeli che, ogni anno, sfidano le intemperie climatiche per rendere omaggio, in preghiera, alla loro devota. Il pellegrinaggio, dal 1990, cambia orari diventando completamente notturno. Nasce l’Associazione culturale “Il Segno”, per le necessità organizzative di un evento sempre più grande e complesso, che, anche quest’anno, ha potuto contare sulla collaborazione delle parrocchie e di tante associazioni di volontariato.
La storia: “Nel marzo del 1370 una nave mercantile spagnola salpò da un porto della Spagna imbattendosi, durante la navigazione in alto mare, in una tremenda tempesta che minacciava di sommergerla. All’equipaggio non rimase altra possibilità che quella di liberare il naviglio di tutte le mercanzie. Le onde inghiottirono ogni cosa meno che una pesante cassa, il cui tocco con il mare produsse un’insperata bonaccia. I marinai attoniti gridarono al prodigio tentandone inutilmente il recupero.
La pesante cassa portata dalle correnti marine approdò al Golfo degli Angeli, in Cagliari, alle pendici della collina di Bonaria. I tanti sforzi di generose energie non furono però sufficienti a trarre in secca la cassa. Si decise quindi di chiamare i Padri Mercedari, che rispondendo all’invito e senza alcuno sforzo, sollevarono la cassa e la portarono nella loro chiesa, dedicata alla Madonna del Miracolo.
Una folla incuriosita assistette all’apertura di quella cassa, il cui contenuto era il Simulacro della Madonna con il Bambino in braccio e una candela accesa.
In quel giorno 25 marzo 1370 si compì la predizione del Beato Carlo Catalano, religioso mercedario e fondatore del Convento in Cagliari, il quale alcuni decenni prima profetizzò l’arrivo in quel luogo, di un “personaggio illustre” per la città di Cagliari e per l’isola intera. L’Immagine della Madonna, che prende il nome dal colle di Bonaria fu subito oggetto di grande venerazione da parte del popolo sardo.
Da quel giorno molti miracoli contrassegnarono la vita di Cagliari, della Sardegna e di tanta gente del mare” si legge nel sito dedicato al pellegrinaggio.









