Erano sette i medici indagati per la morte della farmacista Deneslava Cascu, ora si sono ridotti a due: la ginecologa Caterina Tronci, che aveva eseguito un semplice intervento di asportazione di un fibroma, e il primario di Ginecologia dell’Ospedale SS. Trinità di Cagliari, Eleonora Coccollone, che intervenne in un secondo momento, durante la notte, insieme ad un’equipe di medici, per cercare di arginare la forte emorragia che era intervenuta come complicanza dell’intervento.
Gli accertamenti eseguiti, giunti dopo quasi due anni alla conclusione delle indagini, hanno evidentemente convinto il pubblico ministero Andrea Massidda a far convergere tutta la responsabilità della prematura morte della farmacista sui due principali esponenti del reparto. Un semplice intervento di routine, da eseguirsi in day hospital, si era infatti trasformato in una tragedia, per le conseguenze emorragiche, forse dovute a qualche errore commesso, che poi si sono aggravate, fino alla conclusione letale.
Così la dipendente della Farmacia Piga, a soli 42 anni, era finita nel Reparto di Rianimazione, dove alle 4 del mattino ha cessato di vivere. Il caso ha destato grande scalpore e grande è l’attesa per l’esito finale delle indagini









