E’ stata sicuramente un’esperienza molto particolare quella vissuta da Marco ed Anna a bordo di una Jeep Willys del 1943, restaurata a Sarzana in Liguria, proprio al confine con la Toscana e che, dopo il suo abbandono post bellico, è stata completamente restaurata, tornando così al suo antico splendore.
Partiti in nave da Cagliari, sono sbarcati a Civitavecchia da cui hanno iniziato il loro originalissimo viaggio, che li ha visti inizialmente attraversare il Lazio con prima tappa a “Vulci”, nella Maremma laziale, dove raggiungono lo stupendo “Castello della Badia”, costruito sui resti di una fortezza del IX° secolo e restaurato nel corso del XII° secolo dai monaci cistercensi, per dirigersi poi in direzione del “Monte Amiata” dove hanno visitato il “Parco Nazionale delle Miniere di Mercurio”.
Successivamente, si dirigono verso la bellissima “Val d’Orcia”, raggiungendo il piccolo borgo medievale di ” Monticchiello”, ricco di storia vista la sua posizione strategica e protagonista della Battaglia di Monticchiello, un’importante evento della Resistenza avvenuto il 6 aprile del 1944: in quell’occasione 70 partigiani resistettero a 450 soldati repubblichini, mettendoli in fuga.
Il loro arrivo viene accompagnato da ammirazione e simpatia dai residenti che, nel vedere la Jeep Willys attraversare le strette strade dei centri storici, compiono un autentico salto indietro nel tempo ricordando i momenti in cui le truppe alleate giunsero in Toscana nel lontano 1944.
Marco e Anna proseguono il loro viaggio raggiungendo la rinomata “Valle del Chianti”, una regione collinare nel cuore della Toscana famosa per i suoi vini ma, altresì, per i suoi paesaggi mozzafiato ed i suoi borghi medievali e visitano la stupenda cittadina di “Radda in Chianti”, ricca di storia e di tradizioni.
Lasciato il “Chianti”, la coppia raggiunge “Monteriggioni” nella cosiddetta Montagnola Senese, uno degli borghi più antichi e caratteristici in tutta Italia, abitato già a partire dall’VIII° secolo a.C., paese nominato dal Sommo poeta Dante Alighieri nella Divina commedia, più precisamente nell’Inferno, Canto XXXI° quando riferisce di essere rimasto fortemente impressionato dalle 14 torri di Monteriggioni, che allora erano più alte di quanto lo siano attualmente, tanto che le paragonò ai giganti del pozzo delle Malebolge.
Un luogo rimasto incredibilmente intatto come se il tempo non fosse mai trascorso, anche se è stato costruito dai senesi tra il 1213 e il 1219 per scopi puramente difensivi.
Il viaggio a bordo della Jeep Willys prosegue poi verso “Radicofani” lungo la via Francigena che, nell’antichità, collegava Roma con la Toscana e il Nord Italia, caratterizzata dalla famosa fortezza che si erge su una rocca basaltica alta 896 metri, a strapiombo sul borgo antico di Radicofani.
Da essa si domina tutto il territorio circostante con il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata.
La coppia in seguito raggiunge “Sovana” una frazione del comune italiano di Sorano, nella provincia di Grosseto, importante centro etrusco e borgo medievale costruito sulla sommità di pareti rocciose per poi arrivare a “Pitigliano”, con il caratteristico centro storico, conosciuta anche come la piccola Gerusalemme per la storica presenza di una comunità ebraica da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui mantiene la propria sinagoga.
Durante il loro lungo viaggio, Marco e Anna raggiungono anche il piccolo e bellissimo borgo di “Farnese”, nella provincia di Viterbo, dove è stato girato lo sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini.
Dopo aver percorso oltre mille chilometri a bordo della loro amata Jeep Willys del 1943, la coppia rientrerà a Civitavecchia per imbarcarsi nuovamente per la Sardegna. Il loro viaggio ha attraversato spesso strade poco battute del Lazio e della Toscana ma estremamente caratteristiche e suggestive, immerse nella natura tra i profumi della terra e della vegetazione che ha consentito loro di raggiungere alcuni tra i borghi più belli ed autentici, ricchi di tradizioni e di cultura ultramillenaria.
La loro esperienza è stata anche un viaggio alla scoperta delle specialità enogastronomiche locali, alla ricerca dei sapori più genuini , e caratteristici di una regione da sempre all’ attenzione dei sardi; non a caso in Toscana tantissimi isolani hanno trasferito la propria residenza, creando anche importanti realtà imprenditoriali.
Un viaggio che ha accomunato la passione per i veicoli militari d’epoca alla ricerca delle bellezze del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, che rimarrà indimenticabile per Marco ed Anna e che rappresenta un motivo d’orgoglio per tutti i sardi.













