Ha destato profondo sgomento la morte dei fidanzati Paolo e Manola avvenuta presumibilmente martedì: sembrerebbe siano precipitati dal costone interdetto perché pericoloso. Un cartello ben visibile che indica “vietato l’accesso”, puntualmente, però, snobbato o sottovalutato da chi non esita a voler ammirare ancor più da vicino il paesaggio mozzafiato che la natura regala. In attesa di conoscere, eventualmente, maggiori dettagli che ancora risultano oscuri riguardo al caso, è certo però che i giovani si trovassero in uno di quei luoghi fuori sentiero, non consentiti poiché estremamente pericolosi anche per i più esperti. Quello di Cala Mosca e della Sella del Diavolo è un itinerario molto ambito dagli appassionati delle passeggiate in mezzo alla natura. Troppe croci, però, hanno segnato quei luoghi dai quali si può ammirare il mare e le insenature caratterizzate da acqua cristallina e incontaminata, da colori incantevoli che non necessitano di filtri per essere catturati in uno scatto o in un selfie. Avvisi e divieti sono ben esposti ma semplici da oltrepassare: una inosservanza che potrebbe rivelarsi anche fatale. E quello di Cagliari non è l’unico luogo violato. Un altro esempio? Il castello di Monreale, tra Sardara e San Gavino, anche danneggiato da un fulmine che ha compromesso una delle pareti ancora in piedi è una tra le mete predilette per ammirare dall’alto la vastità di tutto il territorio circostante. Estate 2023, la passeggiata di due avventurieri sopra le mura del castello, un atto decisamente pericoloso sia per gli imprudenti che per la salute dell’antica residenza medievale che, in attesa dei lavori di recupero programmati e prossimi all’avvio da parte del comune di Sardara guidato da Giorgio Zucca, è costantemente espugnato da chi oltrepassa le sbarre del cantiere.
Dentro a quella fortezza che un tempo era la casa dei nobili oggi è presente una passerella traballante: sotto sono presenti anche profonde insenature artificiali, pozzi, cisterne semicoperte dalla vegetazione. Trappole per i più avventurieri, tesori da custodire, preservare e, soprattutto, rispettare anche per il proprio bene e quello degli altri.