Da Cagliari a Quartu i ristoratori approvano il super green pass: “Perderemo i clienti non vaccinati ma almeno non chiuderemo”

Non basterà più il tampone per poter pranzare e cenare al chiuso, dal 6 dicembre tavoli a disposizione solo dei vaccinati. Claudio Mura, ristoratore di via Cavour: “Misura impopolare e assurda ma mi adeguo, il mio obbiettivo è restare aperto anche a Natale, ormai i vaccinati sono la maggior parte”. Marcello Mallus, ristoratore quartese di via Monaco: “Calo degli affari? Spero di no, anzi, mi auguro che tutti si vaccinino: non posso avere comunque la sicurezza che chi mi mostra il green pass sia il reale proprietario della certificazione”


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Hanno vissuto i mesi durissimi del lockdown, tra chiusure e consegne a domicilio che non hanno portato chissà quali benefici alle loro casse, i ristoratori di Cagliari e Quartu Sant’Elena. La “maledizione” del Covid li ha visti tra i più colpiti, a livello di categoria commerciale. E ora che il Governo Draghi ha approvato il super green pass, forti soprattutto del fatto che la maggioranza della popolazione è vaccinata, fanno buon viso a cattivo gioco. Il rischio di perdere la fetta di clientela non vaccinata e che andava nei loro locali grazie al tampone negativo c’è, ma non sembra essere un grande danno, almeno per loro. La parola d’ordine è una, anzi due: “restare aperti”. In gioco ci sono i coperti del periodo natalizio. Claudio Mura, ristoratore di via Cavour a Cagliari, è sicuro: “È l’ennesima mossa per salvare il Natale? E allora salviamolo, mi adeguo alle nuove disposizioni. Ormai i vaccinati sono la maggior parte, il green pass è una misura che crea disagio ma se è utile ad andare verso la soluzione del problema ben venga”, afferma: “Certo, prima le persone potevano entrare anche senza il vaccino ma col tampone negativo, ora c’è un nuovo cambio. Purtroppo io sono l’ultimo ad eseguire decisioni impopolari e assurde, ma non posso fare altri che adeguarmi. Dopo quello che è successo siamo abituati a fare i conti con i conti che non tornano, il mio obbiettivo è solo uno: lavorare anche a Natale”.
Concorde anche Marcello Mallus, gestore insieme a due sue colleghe di un ristorante in via Monaco, nel rione quartese del Quartello: “Fuori ho un piccolo spazio dove permetto di bere e mangiare, spero di non avere cali d’affari col super green pass. Anzi, spero che tutti si vaccinino visto che pare che sia l’unica arma per uscire da questo maledetto virus”, sostiene. “Io sono vaccinato con due dosi e sono pronto per la terza”. Mallus ricorda anche una criticità: “Non posso mai sapere se chi mi esibisce il green pass sia il proprietario reale oppure no, l’app controlla solo il sesso e su per giù l’età. Ripeto, spero di non avere perdite e che la gente sia responsabile e vada a vaccinarsi”.


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