Capoterra, Maracalagonis, Pula, Quartucciu, Sarroch, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Villa San Pietro e Uta. Sono i comuni che presto saranno raggiunti dal Ctm. La base tecnologica è pronta (9 milioni di euro con l’accordo di programma firmato oggi dalla città metropolitana”, serve solo un passaggio burocratico: un contratto di servizio della la Regione che affidi la rete del trasporto di questi comuni alla Città metropolitana che a sua volta potrebbe poi affidare il servizio al Ctm.
La svolta è l’accordo di oggi alla Città metropolitana. “I 9 milioni di Its servono a garantire un servizio di info mobilità uguale in tutti i 17 comuni”, spiega Fabrizio Marcello, delegato alla Mobilità per la Città metropolitana, “il prossimo passo sarà quello di candidare il Ctm a servire non solo gli 8 comuni ma i 17 comuni garantendo un servizio omogeneo in tutta la città metropolitana di Cagliari”
“La nascita della Città metropolitana di Cagliari impone la creazione di un’unica rete di trasporto pubblico urbano e suburbano che colleghi tutti i 17 comuni del nuovo ente territoriale”, dichiara Roberto Murru, presidente del Ctm, “le comunità richiedono un sistema integrato di mobilità e un livello del servizio omogeneo nell’intero territorio metropolitano. È una sfida complessa, che richiede la soluzione di molti nodi: la definizione del bacino ottimale per il trasporto metropolitano, i nuovi ruoli degli enti di governo del sistema del trasporto pubblico, l’integrazione tra i servizi su gomma e su rotaia, l’espansione dei sistemi ITS, l’evoluzione delle aziende”.
La Città metropolitana ha già votato un ordine del giorno per chiedere alla Regione di garantire a tutti i comuni del proprio territorio un servizio omogeneo e integrato di tipo urbano secondo il modello Ctm. Ma per portare i bus Ctm nei nuovi comuni serve prima però un passaggio burocratico fondamentale: decisivo il ruolo della Regione che sta ridisegnando il sistema dei trasporti. L’auspicio tra Cagliari e area vasta è che la Regione individui la città metropolitana come bacino e affidi alla città metropolitana il governo del bacino attraverso un contratto di servizio, a quel punto la città metropolitana potrà affidare le linee al Ctm.
Estendere l’Its a tutti i comuni della città metropolitana (operazione già approvata e finanziata) è la base tecnologica del progetto che potrebbe garantire ai nuovi comuni interessati standard identici di regolarità, frequenza e puntualità che caratterizzano il servizio a Cagliari e negli altri comuni già attraversati dai bus Ctm.
Col contratto di servizio servirebbe poi il progetto per la definizione delle linee e delle fermate e il potenziamento della flotta e del personale.









