Crociera persa all’ultimo, ferie “bruciate” per decine di sardi: “Arrabbiati e delusi, vanno risarciti”

La Costa Pacifica ha lasciato a terra molti vacanzieri isolani, tra approdi modificati senza preavviso e guasti alla nave. Dopo i racconti-denuncia a Casteddu Online, avvocati pronti alla battaglia: “Rimborsi o crediti per altre crociere? Non sono sufficienti, sì ai risarcimenti”


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Vacanze rovinate? “Sì ai risarcimenti”. Sul caso della crociera della Costa Pacifica che, anzichè raggiungere il porto di Golfo Aranci, lo scorso 30 luglio ha tirato dritta da Civitavecchia alla Spagna, scendono in campo gli avvocati. Sono almeno due i casi certificati, uno è stato raccontato da Casteddu Online (QUI la notizia) grazie alle testimonianze di vari passeggeri mancati. Decine di persone erano rimaste senza vacanze, tra loro tante coppie: “Avevamo già acquistato l’abito per la serata speciale a bordo, non ci hanno dato possibilità di imbarcarci in nessun altro porto. Il rimborso non ci basta”, aveva tuonato più di un vacanziero. C’è chi ha speso 1900 euro e chi anche oltre tremila, sempre per 7 giorni, per avere assicurata una cabina grande con balcone. E ora scende in campo l’associazione Codici, che annuncia di avere già imbastito un’azione legale “per richiedere il risarcimento dei viaggiatori che hanno prenotato una delle crociere nel Mediterraneo di luglio con Costa Pacifica, segnate dalla cancellazione della tappa in Sardegna. Un cambio di programma che ha causato pesanti disagi e danni economici ai passeggeri, motivo dell’intervento dell’associazione”.

 

 

 

 

 

L’associazione Codici si schiera al fianco dei passeggeri della Costa Pacifica che sono stati sfortunati protagonisti di un cambio di programma che ha stravolto la loro vacanza. Il riferimento è a due crociere nel Mediterraneo a luglio, segnate la prima ad inizio mese da condizioni meteo avverse e la seconda a fine mese da un guasto tecnico. Andiamo con ordine ed iniziamo dalla prima crociera. Originariamente programmato per il 2 luglio ad Olbia, l’imbarco è stato dirottato a Cagliari, dove la nave non è mai arrivata, proseguendo il viaggio verso la tappa successiva di Palma di Maiorca, a causa di forte vento e raffiche nei pressi del porto. Per la seconda crociera, invece, il problema sarebbe stato di natura tecnica, con la conseguenza di una partenza in ritardo dal porto di Civitavecchia per Palma di Maiorca, annullando lo scalo in Sardegna. “Dal racconto dei passeggeri e dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – emergono rabbia e delusione per una vacanza attesa da tempo. La sicurezza viene prima di tutto, nessuno lo mette in dubbio, ma è chiaro che bisogna garantire e fornire informazioni chiare e tempestive ai passeggeri, cosa che non sarebbe avvenuta in entrambi i casi. Questo è un aspetto che bisogna approfondire e verificare, oltre al tema principale che è ovviamente quello legato alle conseguenze economiche di quanto accaduto. Il rimborso o il credito per un’altra crociera o per spese da effettuare a bordo non sono soluzioni sufficienti. A nostro avviso è necessario riconoscere un risarcimento ai passeggeri per i danni subiti ed è quello che intendiamo richiedere con l’azione legale che abbiamo deciso di avviare per tutelare gli sfortunati crocieristi”. I passeggeri che hanno prenotato una delle crociere con Costa Pacifica nel Mediterraneo segnate, come detto, da cambi di programma per quanto riguarda lo scalo in Sardegna, possono partecipare all’azione legale avviata dall’associazione Codici. Il modulo di adesione all’iniziativa è disponibile sul sito www.codici.org. Per informazioni e chiarimenti è possibile telefonare al +39065571996 o scrivere a [email protected].


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