“Siamo ancora nel pieno della pandemia, con numeri in crescita, anche se più bassi rispetto ad altri Paesi. Dobbiamo continuare a investire sulla campagna vaccinazioni. C’è una crescita importante di prime e terze dosi”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza in un video inviato in occasione dell’Healthcare Summit del Sole24Ore. Non usa dunque mezzi termini Speranza per gelare gli italiani che speravano di essere se non fuori quanto meno vicini alla fine dell’incubo che da ormai quasi due anni ha sconvolto la vita di tutti. Una situazione di emergenza che andrà avanti chissà ancora per quanto tempo e che impone ancora una volta massima attenzione, nonostante la stanchezza e a volte l’esasperazione per una situazione divenuta ormai insopportabile.
“Il numero di infetti cresce in maniera progressiva, così come l’incidenza. L’indice di trasmissibilità si mantiene sopra l’1, dato importante per i contagi”, ha confermato anche Silvio Brusaferro, presidente Iss e portavoce del Comitato tecnico-scientifico, intervenendo allo stesso evento. “Crescono i ricoveri, sia in area medica che in terapia intensiva, anche se sotto la soglia di attenzione”. Per quanto riguarda Omicron, spiega Brusaferro, “la presenza di varianti fa parte della carta d’identità di questo virus”. “La tempestività nell’identificazione della variante Omicron ha permesso una rapida reazione a livello globale”, prosegue. “I dati relativi alle caratteristiche sono ancora molto pochi, sia in termini di trasmissibilità” sia “sulla sua capacità di evadere la risposta al vaccino”.
Brusaferro sottolinea che “abbiamo dati limitati” e che “la realtà del Sudafrica è diversa dalla nostra dal punto di vista demografico ed epidemiologico”. Ad ogni modo la variante Omicron presenta al momento una “sintomatologia che non sembra differire molto da quella nota”













