Era l’aspetto più contestato del progetto del nuovo stadio. Ma gli effetti del Coronavirus hanno convinto il Cagliari calcio a cambiare strategia: il centro commerciale a Sant’Elia non nascerà più. Né dentro né accanto al futuro impianto dei rossoblù. L’annuncio ieri sera del presidente Giulini durante una trasmissione televisiva su un’emittente regionale ha rimbalzato poi sulla stampa sportiva. E oggi arrivano le conferme. La società rinuncia ai volumi commerciali.
“E’ senz’altro una buona notizia, ma aspettiamo una comunicazione formale nell’ambito del procedimento amministrativo”, dichiara il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giorgio Angius, “il Cagliari Calcio dovrà comunque presentare il progetto definitivo e in quell’occasione vedremo la loro proposta”.
Resta però il nodo del bilanciamento del piano finanziario che dovrà sostenere l’operazione. Le parti sono al lavoro. Il Cagliari sta ragionando con la pubblica amministrazione affinché il Comune acquisti l’area destinata al centro commerciale. Così la società rossoblù potrà incamerare il contributo che avrebbe ricevuto dallo sviluppatore commerciale e costruire lo stadio (da sempre l’unico vero obiettivo del Cagliari), mentre il Comune potrà contare su un’area nella quale realizzare servizi per la comunità (museo, parco, palazzetto, ecc).









