Coronavirus, è allarme assembramenti anche a Sassari

122 sanzioni in un solo fine settimana a privati, oltre a un circolo aperto, e un supermercato e un bar che non rispettavano la normativa anti-Covid. È il bilancio dell’attività di controllo della Polizia locale del Comune di Sassari in borghese sul rispetto delle norme per il contrasto al diffondersi del coronavirus.


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122 sanzioni in un solo fine settimana a privati, oltre a un circolo aperto, e un supermercato e un bar che non rispettavano la normativa anti-Covid. È il bilancio dell’attività di controllo della Polizia locale del Comune di Sassari in borghese sul rispetto delle norme per il contrasto al diffondersi del coronavirus. Tra venerdì e domenica, gli agenti del Comando di via Carlo Felice hanno sanzionato quasi tutti minorenni o poco più che maggiorenni, spesso per assembramenti e perché non usavano la mascherina, sia per fumare sia bere alcolici, entrambe azioni vietate dalla normativa in vigore per proteggere la popolazione dal diffondersi del virus. Il circolo è stato sanzionato, dopo numerose segnalazioni da parte di cittadini, perché era aperto e aveva clienti nonostante il divieto. Un supermercato vendeva merce non autorizzata nel fine settimana e un bar ha consentito assembramenti nel locale.

Anche in questo fine settimana la maggior parte delle sanzioni sono state comminate in piazza d’Italia, sia nella terrazza del Palazzo della Provincia, sia vicino al monumento a Vittorio Emanuele e nei confronti di giovani, che creavano assembramenti spesso senza mascherina. Nella piazza è stata multata anche una persona che sfrecciava su un monopattino, senza mascherina, incurante dei pedoni, dei bambini che giocavano e dei passeggini. Altri assembramenti (in diversi casi senza mascherina) sono stati individuati nelle scalinate dell’istituto Margherita di Castelvì, in un campetto di basket e nelle strette vie del centro storico.

I controlli proseguiranno, potenziati, anche in questi giorni, vicino alle festività. La Polizia locale vigilerà per garantire il rispetto delle norme di contrasto alla diffusione del coronavirus, soprattutto gli obblighi di coprire naso e bocca con dispositivi adeguati e di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, ma anche il divieto di assembramento.

Non usare la mascherina e non tenere le distanze interpersonali richieste sono una grave forma di egoismo: il virus cammina con le gambe delle persone, entra nelle case e si diffonde, anche attraverso asintomatici che magari poco prima chiacchieravano in gruppo con amici senza rispettare le regole. I danni che si causano con questi comportamenti ai propri cari sono ormai noti a tutti. Un rischio che potrebbe aumentare durante i giorni di festa quando sono più frequenti gli incontri anche con persone che si vedono meno spesso.


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