Sono 33 i cagliaritani risultati positivi al Covid-19, sinora, in città. Quattro, invece, i guariti e un morto. A fornire i numeri è stato, ieri sera, il sindaco Paolo Truzzu. In percentuale, si tratta dello 0,021. Conteggiando tutta la Città Metropolitana, formata da 430688 abitanti (ultimo dato Istat disponibile), il dato sale a centoventisei (0,02 sul totale degli abitanti). Facendo un raffronto con qualche altra provincia del Sud Italia, emerge che la situazione del Cagliaritano è, seppur di poco, più “felice”: la provincia di Catania, per esempio, con 1,1 milioni di abitanti spalmati su cinquantotto Comuni, conta 544 casi di Covid-19 (pari allo 0,04 per cento del totale), quella di Bari conta invece settecento casi di Coronavirus su un totale di 1,2 milioni di abitanti (0,05 per cento), e Lecce 353 contagiati con ben 795mila abitanti (0,04 per cento). La Città Metropolitana di Palermo, invece, con 1,2 milioni di persone e ottantadue Comuni, conta 282 casi di positività al Covid-19: percentuale sul totale dei cittadini 0,02, la stessa di quella del Cagliaritano.
Questo, dunque, il raffronto tra alcune grandi province del Sud Italia e quella di Cagliari, con tutte le città accomunate dalla chiusura dei negozi e dalle rigide regole da seguire (su tutte le uscite di casa e gli spostamenti), utili per evitare nuovi possibili contagi. Intanto, dopo l’annuncio del premier Conte del lockdown totale dell’Italia sino al 13 aprile prossimo, oggi ha anche parlato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli: “Anche il primo maggio dovremo stare a casa. La fase 2? Potrebbe cominciare a metà di quel mese”.











