Salvatore Sasso Deidda, deputato Fratelli d’Italia, a Radio Casteddu: “Diverse sono le battaglie che stiamo portando avanti, una delle quali riguarda il coprifuoco, riaprire a cena con il coprifuoco alle 22.
Abbiamo costretto la maggioranza a fare dei lavori notturni sulla conversione del vecchio decreto sulle restrizioni, dove abbiamo proposto quelli che sono secondo noi gli emendamenti che devono sancire dei principi. Levare il coprifuoco, dove non c’è nessuna evidenza che sia fonte di contagi. La più grande contraddizione è che è stato ammesso che più si sta all’aperto e più si è sicuri e invece ci rinchiudono in casa con il coprifuoco e con un orario per i ristoranti all’aperto, con il rischio di costringere le persone, quasi, a dover violare le regole perché non si possono obbligare le persone a cenare a una certa ora e poi dover correre, rischiando violazioni di regole, perché si sfora di 20-30 minuti a seconda di dove si va. A qualsiasi nostra proposta ci hanno sempre detto di no e l’ultimo decreto prevede che può essere modificato tramite dpcm dopo una settimana che questo nuovo decreto entra in vigore senza passare dal Parlamento. Draghi quindi decide come faceva Conte. Questa è la bozza perché il vero decreto sarà domani. Abbiamo fatto l’esempio che stamattina a Roma c’era un bellissimo sole e verso le 12:30 – 13 è incominciato a piovere e abbiamo detto che c’è una doppia mazzata perché può costringere i ristoratori a buttare i propri prodotti e i clienti a rifugiarsi sotto qualche portico o nell’androne di un palazzo se sono fortunati”.
Risentite qui l’intervista a Salvatore Sasso Deidda del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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