Ecco il nuovo Dpcm del governo Conte, che lo ha appena presentato in conferenza stampa: “Il Paese non può permettersi un nuovo lockdown. I sindaci potranno chiudere al pubblico dopo le 21 vie e piazze dove si creano assembramenti. Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 alle 24 se il consumo avviene ai tavoli, altrimenti solo sino alle 18. Le consegne a domicilio saranno consentite senza vincolo di orario, l’asporto sino alle 24. Le scuole continueranno a operare in presenza, ma l’ingresso degli alunni avverrà dalle ore 9 e se possibile anche con turni pomeridiani. Rimane vietato lo sport a contatto a livello amatoriale. Sono vietate sagre e fiere locali mentre restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionali o internazional
i. Nelle pubbliche amministrazioni tutte le riunioni dovranno svolgersi a distanza, incrementeremo lo smart working. Per quanto riguarda le palestre, c’è stato un intenso dialogo anche col Cts: abbiamo notizie varie e contrastanti, spesso le condizioni di sicurezza sono garantite e altre volte no. Daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e verificarne il rispetto: saremo costretti a sospendere l’attività sportiva che si svolge al chiuso se non ci saranno garanzie. Siamo consapevoli che gli operatori economici avranno ripercussioni, c’è l’impegno del Governo a ristorarli. All’inizio della pandemia eravamo privi di mascherine, senza test e controlli su larga scala, in difficoltà sulle terapie intensive dove ora i posti sono più che raddoppiati. Abbiamo assunto 34mila operatori sanitari, produciamo ogni giorno 20 milioni di mascherine chirurgiche”, le prima parole di Conte.
In sintesi ecco le decisioni del nuovo Dpcm.









