In fuga dal Pd, con Renato Soru. Dopo le proteste, i tentativi falliti di chiedere le primarie, le rimostranze e le rivendicazioni, dopo una vita (politica) nei dem, Romina Mura ha rotto gli indugi e tagliato il cordone ombelicale che la stava strozzando in un non ruolo all’interno di un partito da cui si è sentita tradita. Sarà lei la capolista di Progetto Sardegna a Cagliari per le elezioni regionali del 25 febbraio. Ma anche i nomi che guideranno le liste soriane nelle altre province sono di peso: a Nuoro Andrea Soddu, ex Pd (fu candidato alle europee nel 2019), a Oristano Maria Obinu, anche lei da anni dirigente del Pd e fra le firmatarie del documento con cui una ampia fetta del partito ha espresso il suo malcontento per la fusione a freddo 5 stelle-Pd decisa da Conte e Schlein, che hanno anche indicato la candidata alla presidenza, e subita dalla segreteria regionale senza colpo ferire. A Sassari guiderà la lista l’avvocato Agostinangelo Marras.
Le liste con i candidati alle elezioni regionali del 25 febbraio in Sardegna vanno depositate entro stasera alle 20. Alcuni partiti hanno già concluso le operazioni, per esempio Forza Italia che a Cagliari punta sul vice di Cappellacci Ivan Piras e sull’assessore di Solinas Ada Lai. Torna in campo Mario Nieddu ma in quota Udc, dopo essere uscito dalla Lega sbattendo giustamente la porta, silurato da Solinas per far posto all’amico personale Carlo Doria e abbandonato da Salvini nonostante le promesse mai mantenute di ricollocarlo in un ruolo chiave del partito. Fra i Progressisti, l’eterno candidato Francesco Agus, con Todde presidente dopo aver fatto tre quarti di campagna elettorale per Soru, mentre non c’è Massimo Zedda che, come noto, aspira a riprendersi palazzo Bacaredda.










