L’aria che tira nel commercio cagliaritano è da funerale. Chi si arrende chiude e buonanotte ai suonatori, chi resiste tira la cinghia al massimo. Fioccano licenziamenti e lamentele. Giampiero Andreazza, da quasi vent’anni, gestisce un negozio di arredamento per case all’angolo tra via Alghero e via Sonnino: “Ho dovuto licenziare due persone, l’aver chiuso piazza Garibaldi ha praticamente isolato l’intero quartiere di Villanova. I clienti hanno il problema del parcheggio, se va avanti così la nostra diventerà una città totalmente buia, per le troppe serrande abbassate”, osserva Andreazza.
Che fare? E, soprattutto, chi si deve muovere? “Il Comune deve aprire un tavolo con i commercianti e dialogare, hanno pure chiuso via Roma al traffico per tre mesi, una scelta assurda e fuori dal mondo che ha danneggiato chi ha un negozio in quella strada. Perché l’amministrazione comunale non si domanda come mai ci siano così tante chiusure di negozi?”, domanda il commerciante, “non mi pare ci sia stato tutto questo grande confronto con le parti, anzi”.









