Colle San Michele, tra gli ex fortini il film horror della droga VIDEO

Viaggio tra i disperati del “buco”, tra i fortini dimenticati del periodo bellico sotto il parco, c’è un mondo a parte fatto di tossici, siringhe sporche, degrado infinito. Una sorta di dietro le quinte di un film horror, dove “farsi di eroina” è lo spettacolo indecoroso cui assistono impietriti i residenti, tra sporcizia e indifferenza del Comune e delle Istituzioni. Guardate il VIDEO


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Avventurarsi nel vialetto che rasenta il muro perimetrale del seminario arcivescovile, tra via Koch e via Piovella, è da sprovveduti. L’importante è non andarci vestiti “bene”, ma meglio con fare trasandato e con barba lunga, si da meno nell’occhio. La zona, è risaputo, è frequentata da decine di tossici anche “trasferisti”, che si appartano, consumano e continuano a cercare chinati a stento quel che c’è per terra, con la speranza di recuperare dai filtrini i rimasugli di cocaina o eroina. Un monito per chiunque, occorre avere occhi ben aperti: sul terreno sconnesso in mezzo all’erba che cresce spontanea ci sono centinaia di aghi insanguinati, boccette di liquido iniettabile, anche escrementi, sembra di assistere ad un film horror dove ci si buca a cielo aperto senza vergogna. Gli ex fortini militari, rimasugli del periodo bellico del ’43, non possono essere “visitati” da chi è appassionato del genere: è impossibile accedervi se non indossando scarponi in gomma, c’è il serio rischio di pungersi. 

I RESIDENTI. Nelle aree sottostanti al colle, tra i vialetti circondati dalle case, lo spettacolo è indecoroso: chi sta sul balcone e sulle finestre guarda in malo modo anche il cronista che si accinge a transitare con fare sospetto da quelle parti. Lo sbotto è palese quando si capisce che non si tratta di un eroinomane: “Ha visto lo schifo, nemmeno vengono a pulire – dice una residente sulla cinquantina d’anni – di spazzini nemmeno l’ombra, oltre all’immondezza, siringhe dappertutto, nessuno ha voglia nemmeno di scendere e portare a spasso i cani. Abbiamo seriamente paura e nessuno ci aiuta o ci da ascolto”. 

DA VIA SERBARIU AL COLLE. Le nuove mete dei tossicodipendenti sono cambiate, prima tra i giardinetti delle case ex Ge.Scal tra le traverse di via Serbariu pullulavano ad ogni ora, come sbandati e siringa tra le mani poi i controlli serrati delle forze dell’ordine hanno fatto desistere chi si droga, facendo spostare la frequentazione in via Serpieri, per l’appunto, tra le zone sterrate davanti a case e palazzine. Tutto come sempre.

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