“Da questo maledetto virus abbiamo cercato di stare alla larga, ma quando ti entra in casa ti sconvolge la vita, sembra che sia lontana ma quando ti colpisce capisci che non sono più numeri, ma vivi le grandi sofferenze che le famiglie provano”, così Christian Carboni, titolare dell’Arkè noto ristorante di Quartu, ricorda il padre Carlo morto di Covid a 72 anni.
“Era un uomo sempre attivo”, ricorda Christian, “poi ha avuto la febbre, quindi il tampone che ha accertato la positività. Voglio ringraziare i medici per la massima disponibilità, non mi hanno mi hai illuso, le hanno tentate tutte. Ma questo virus ci ha lasciati soli”.
Con mi padre avevo un rapporto bellissimo. Quando potevo stavo con lui, mi ha voluto inculcare lo sport, e mi ha sostenuto quando ho pensato di aprire il ristorante. Mi faceva ragionare e io l’ho sempre ascoltato e mi ha lasciato una grande eredità, non so come farò senza di lui. Ho ricevuto tantissimi messaggi privati. Questa intervista è il minimo che posso fare per lui”.










