Stava tornando a casa quando, nella strada che collega Guspini con Gonnosfanadiga, ha notato un’auto scappare a tutta velocità dopo aver investito un cane. Una scena orribile, quella alla quale ha assistito una donna. Il meticcio, nato da appena un anno, era ferito e si reggeva in piedi a fatica. Dopo averlo portato al rifugio “Amici degli animali” lo ha affidato alle amorevoli cure delle volontarie. La zampa anteriore destra “spezzata”, però, non è stato l’unico danno riportato dall’animale, anzi. “La neurologa gli ha riscontrato un brutto trauma cranico”, racconta la presidentessa dell’associazione, Caterina Uccheddu. E, grazie ad un’ecografia, è stato possibile scoprire una terribile verità: “Qualcuno ha sparato al cane, c’è un proiettile conficcato nella parte bassa del collo. Il punto è molto delicato e non si sa se sarà possibile estrarlo. Inoltre, il proiettile gli ha causato lesioni ai Nervi e ad un occhio, come appurato dalla dottoressa Antonella Gallucci”. Un dramma nel dramma, insomma. Le volontarie e i volontari del rifugio lo hanno battezzato “Tommaso”.
“La prognosi per il recupero di tre delle quattro zampine è positiva, salvo complicazioni. Povera creatura, quanta sofferenza ha dovuto conoscere”, osserva, segnata, la Uccheddu. Un caso, quello di un cane maltrattato, purtroppo tutt’altro che isolato nella zona di Gonnosfanadiga: “Una settimana fa è stata investita un’altra cagnetta”.












