Bltiz dei vandali, la notte tra sabato e domenica, nel frutteto del Parco delle storie, il parco urbano inaugurato tre anni fa in viale Nora. Lo scenario è desolante e di totale distruzione: decine di alberi sono stati completamente sradicati, i tronchi e i rami sono stati mozzati. La denuncia, con tanto di foto, arriva dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Walter Cabasino, che parla apertamente di devastazione: “Condanniamo fermamente questo atto vandalico, un gesto incivile e senza alcun fine, se non quello di danneggiare beni pubblici, pagati con i soldi della collettività”. Il Parco delle storie era stato inaugurato dall’ex sindaca Carla Medau a giugno 2019, un polmone verde ricco di numerose specie autoctone e specie rare, uniche in Sardegna, come la “Davidia Involucrata”, conosciuta come pianta dei fazzoletti, o la “Bauhinia purpurea”, fiore originario della Cina. Ed è la stessa Medau a condividere le immagini degli alberi abbattuti e ad affidare a Facebook un lungo e sdegnato commento.
“Il parco delle storie spezzate. Continuo a guardare quegli alberi violati, spezzati, sradicati. Che colpa hanno commesso per aver ricevuto questo trattamento? Un parco che cresceva insieme a noi, con centinaia di diversità botaniche, anche alberi da frutta e tutti potevano servirsene. Ora non danno più frutti, e tu che frutti vuoi dare alla tua vita? Sono gesti inaccettabili, che feriscono ciascuno di noi, hanno una pesante ricaduta in termini economici e di fruibilità su tutta la comunità. Il danno non è solo degli alberi ammazzati. Ma il danno cosi pesante è mio, è tuo, è di tua madre e di tua sorella, di tuo nipote. Bellezza, armonia, immagine, vivibilità sottratte a tutti e a tutte, perché? Dammi una risposta. Era uno sterrato incolto, quasi un ettaro arido che abbiamo deciso di valorizzare, con amore e con entusiasmo, con le risorse di tutti. Oltre 1000 piante e arbusti messi a dimora. Il Parco diventa luogo del relax, delle passeggiate, dell’incontro letterario sotto le stelle. Volevi sfogare la rabbia, o la noia, è stato uno stupido gioco? Ora stai a guardare le nostre reazioni vero? Forse ci stai godendo”, scrive la Medau, rivolgendosi al vandalo, “ma hai fatto del male a noi e alla tua vita. Credimi ti sentirai piccino fra qualche tempo, ti sentirai uno sciocco, uno sciupone, ma la vita non bisogna mai provocarla. Sii generoso con la vita sempre, anche quando sembra che ti abbia voltato le spalle. Fai del bene, sempre. Ti auguro ogni fortuna nella tua vita, ma appena puoi ripara. Ripara il danno che hai provocato alla tua comunità e spera di non essere scoperto perché ti rimarrebbe addosso un brutto segno, alla tua famiglia, ai tuoi figli. Ripara in qualche modo”.












