Mentre a Cabras si è presa la decisione di anticipare la chiusura delle scuole alle 12,30 poiché l’analisi delle ultime elaborazioni meteo individua un fenomeno molto intenso di pioggia nella fascia oraria 13-14 che potrebbe interessare anche il comune dell’oristanese, Alberto Lutzu, sindaco di Oristano, spiega e precisa che in città le scuole chiuderanno solo se necessario. “Sono spiacente che qualcuno si spaventi leggendo le prescrizioni della Protezione Civile legate alle possibili ‘conseguenze limite’ nel caso si verificassero particolari situazioni di pericolo legate al maltempo. Si tratta semplicemente – afferma il primo cittadino – di avvisi di cui si deve tenere conto nel caso ci si trovasse a passare, o peggio ancora, si lavorasse o vivesse in luoghi a forte rischio. Per esempio (ma è solo ad esempio, per carità) chi ha un’azienda, un’attività, o un’abitazione ai piedi di una montagna o collina a rischio frana, o a poca distanza dal letto di un fiume, deve prestare particolare attenzione in caso di forte maltempo. Non significa che si tratta di eventi che si verificheranno di sicuro ma di estreme conseguenze evitabili con accorgimenti di prudenza. Quelli della Protezione Civile sono avvisi generici che riguardano una zona vastissima della regione. Nella zona segnata in arancione troviamo zone collinari e pianeggianti, mare e monti. E’ quindi ovvio che ogni località deve considerare le caratteristiche morfologiche dei propri territori. Chi è nelle vicinanze di una zona soggetta a crollo, smottamento o frana, sappia che deve essere prudente e allontanarsi dal pericolo. Ma chi vive, lavora o abita in città di pianura, potrà avere dei disagi, ma i rischi sono limitati”. Ovviamente dappertutto è consigliabile moderare la velocità, in macchina o in moto, perché la pioggia può potenzialmente creare situazioni di pericolo. E’ per questo che con le stesse condizioni meteo vengono adottati dei provvedimenti diversi da zona a zona. “E’ come quando si dice che non bisogna ripararsi sotto un albero in caso di temporali, che non significa che ogni albero verrà colpito da un fulmine, quindi ai cittadini non posso proibire di passare sotto gli alberi. In caso di nebbia si deve moderare la velocità, mica si chiudono le strade. Si sta dicendo che se non si adottano misure di prudenza si corrono dei rischi che posso arrivare anche a determinate conseguenze, potenzialmente gravi. Spesso si parla di strade impraticabili, ma per arrivare a definirle tali devono esserci i motivi. E questi li stabiliscono i tecnici: della Provincia per strade provinciali, dell’Anas per le statali e del comune per le comunali. Se da Bosa, Siamanna, Villaurbana, Terralba, Arborea non si potesse arrivare ad Oristano, gli organi competenti provvederebbero a segnalare ai vari comuni, compreso quello di Oristano, i punti di pericolo, e noi (e così gli altri comuni) immediatamente ne daremmo comunicazione sul sito e su Facebook e twitter per chi li usa. Così come è successo ieri: quando abbiamo ricevuto gli avvisi non siamo certo rimasti con le mani in mano nonostante fosse Domenica e ci siamo riuniti in Comune per fare il punto della situazione. Ho personalmente – conclude Alberto Lutzu – chiamato vari enti per capire meglio e stabilito assieme ai miei collaboratori, in base a dati oggettivi, come agire. E’ ovvio che non possiamo fare avvisi personalizzati casa per casa e l’avviso è generico. Le scuole non sono state chiuse perché nessuno degli organi competenti ha segnalato particolari problemi. Chiuderle semmai, sarebbe stato peggio per molti motivi: oltre ad esser indispensabile la formazione scolastica dei ragazzi, un cambio di programma per le famiglie che devono organizzarsi in caso di chiusura delle scuole, soprattutto le materne e gli asili, sarebbe stato il classico rimedio peggiore del male”.












