Sanità Privata, una situazione ormai insostenibile “Lavoratori delle Case di cura private aspettano da sette anni gli arretrati del CCNL ”Guido Sarritzu (UIL FPL): Una Vergogna, intervenga la Regione. Sono dieci le case di cura accreditate in Sardegna che forniscono un volume di prestazioni pari a circa il 3 per cento, ma nel contempo erogano il 15 per cento delle prestazioni di ricovero offrendo occupazione a circa 1.500, più l’indotto stimato in oltre 4.000 unità; A tutt’oggi i lavoratori devono percepire gli arretrati contrattuali dal 1° gennaio 2006 al 1° ottobre 2010; Ricordiamo – commenta Sarritzu – che il CCNL della sanità privata, scaduto il 31 dicembre 2005 sia per la parte normativa che per la parte economica, è stato adeguato a far data dal 1° ottobre 2010; L’AIOP che rappresenta le case di cura private, fin dal novembre 2009 ha ribadito che la corresponsione degli arretrati per il quadriennio 2006-2010 è subordinata all’adeguamento da parte della Giunta regionale delle tariffe dei Diagnosis-related group (DRG) che sono ferme dal 1997; Le Case di cura private, per le prestazioni ed i servizi sanitari che erogano, ricevono dalla Regione Sarda risorse economiche pubbliche rivalutate con il sistema degli accreditamenti Per raggiungere gli standard previsti da tali accreditamenti hanno bisogno della qualità e dell’eccellenza garantita dai loro dipendenti. Il rinnovo del CCNL doveva restituire dignità al lavoro dei tanti operatori in servizio nelle strutture sanitarie Aiop e ridare valore all’unicità del contratto nazionale, oltre che riconoscere ai lavoratori gli arretrati (diverse migliaia di euro) che attendono da ormai da sette anni. Il nuovo contratto prevede un incremento di 103 euro medi mensili dalla data di sottoscrizione.
UN CORO UNANIME. I lavoratori attendono di ricevere quanto dovuto nell’indifferenza generale da parte delle Associazioni datoriali, della Regione e della ASL – dichiara Sarritzu – Tutti gli incontri che si sono svolti finora con i dirigenti dell’Assessorato alla Sanità e AIOP sono serviti solo a prolungare ulteriormente i tempi. Una “vertenza” infinita quella dei lavoratori della Sanità privata in Sardegna che da oltre sette anni attendono il pagamento degli arretrati contrattuali. Si ritiene, indispensabile – prosegue Sarritzu – che il Presidente Pigliaru e la Giunta regionale, i commissari straordinari delle ASL e tutte le forze politiche in consiglio regionale, intervengano nei confronti di queste strutture con le quali continuano ad avere un rapporto di convenzione, ma che non corrispondono ai lavoratori quanto dovuto. In un momento di grandi ed epocali rivoluzioni della sanità regionale ritengo -conclue Sarritzu – che la regione tenga in seria considerazione i lavoratori della sanità privata troppo spesso bistratti. in conclusione, il responsabile regionale della UIL per la Sanità Privata chiede all’Assessore: – se è sua intenzione metter fine a questa assurda situazione, riconoscendo quando dovuto agli imprenditori del settore e agli stessi lavoratori; – Quali iniziative intende mettere in atto per far rispettare gli impegni contrattuali nei confronti dei lavoratori della sanità privata, per quanto concerne il recupero delle competenze arretrate.











