A carnevale ogni scherzo (non) vale: denunciati i partecipanti al carro allegorico che ha messo in scena la rapina al portavalori, “non è ammissibile accettare gesti sconfinati di cattivo gusto e sintomatiche di scarsa sensibilità valoriale, culturale e sociale. Soprattutto quando sono in gioco valori di civiltà” hanno comunicato i rappresentanti ufficiali dell’Istituto di Vigilanza Vigilpol.
Un assalto, quello avvenuto un mese fa in provincia di Sassari, che rimarrà ben impresso nelle menti di chi ha vissuto attimi di terrore a causa dell’azione mirata dei malviventi che, tra colpi di arma da fuoco e macchine incendiate, hanno seminato paura. Nemmeno due settimane dopo, a Perfugas, durante i festeggiamenti per il carnevale locale, alcune persone hanno riprodotto la scena: da subito sono sorte non poche polemiche a riguardo e ieri la comunicazione da parte dell’istituto di vigilanza che ha spiegato: “Desideriamo esprimere la nostra ferma condanna nei confronti degli eventi accaduti durante il carnevale di Perfugas in data 13 febbraio, in cui si è assistito ad una messinscena che riproduceva le guardie con uniformi della Vigilpol e i banditi con tute mimetiche e finte armi. Nella circostanza sono stati utilizzati segni distintivi, logo e marchio identici e riconducibili all’Istituto di Vigilanza Vigilpol.
Pur comprendendo il contesto allegorico e goliardico, non è ammissibile accettare gesti sconfinati di cattivo gusto e sintomatiche di scarsa sensibilità valoriale, culturale e sociale. Soprattutto quando sono in gioco valori di civiltà, quali il coraggio, rispetto della vita, del sacrificio e del lavoro altrui, laddove le Guardie Giurate Vigilpol nel compiere il loro quotidiano lavoro sono state ferite e hanno rischiato per la loro vita.
Tale comportamento non solo costituisce un abuso della nostra identità aziendale e una violazione dei nostri diritti di proprietà intellettuale ma mina l’integrità emotiva e psicologica delle nostre Guardie Particolari Giurate (GPG) e di tutti coloro che sono stati indirettamente coinvolti e traumatizzati dalla tragica esperienza.
Abbiamo avviato le dovute azioni legali contro i responsabili per danno d’immagine. La sicurezza e il benessere delle persone sono al centro di tutto ciò che facciamo, e ci impegniamo a perseguire tutte le vie necessarie per garantire che tali atti di irrisione e negligenza non si ripetano”.