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Con un incremento del 12%, Cagliari nel 2017 è stato il capoluogo italiano dove i canoni di locazione delle abitazioni non arredate sono cresciuti di più, seguito da Genova (+11,4%) e Venezia (+9,1%) e contro una media nazionale di +2,6%. È quanto emerge dal Rapporto sulle locazioni 2017 di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 300 agenzie, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma. I prezzi di affitto nel capoluogo sardo sono cresciuti in misura rilevante anche per le case con garage e per quelle ammobiliate (+14,5% in entrambi i casi).
Chi vive in affitto. Il 60% degli inquilini cagliaritani sono giovani coppie mentre il restante 40% è rappresentato in parti uguali da chi va a vivere da solo e da coloro che scelgono la condivisione dello stesso appartamento per abbassare i costi dell’affitto. Percentuali maggiori di coppie che vanno in affitto si registrano ad Aosta (80% dei locatari), Napoli (76,7%) e Campobasso (75%). Solo Affitti ha rilevato una maggiore diffusione del fenomeno della condivisione a Catanzaro e Firenze (35% ciascuna) e Bologna (33%).
Perché si va in affitto. Meno di un inquilino su due a Cagliari (40%) sceglie l’affitto come abitazione principale, contro una media nazionale del 47,8%, mentre un quarto (25%) dei locatari lo fa per motivi di lavoro e un terzo circa (30%) per ragioni di studio. Solo il 5% degli inquilini che risiedono nel capoluogo sardo ha scelto l’affitto per organizzare delle trasferte turistiche. Secondo il Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti, la quota maggiore di lavoratori in affitto si trova a Bologna (56,7%) e Trieste (55%), mentre le locazioni a studenti sono una pratica più diffusa a Firenze e Trieste (40% ciascuna).
I canoni di locazione. L’incremento delle locazioni registrato a Cagliari nel 2017 è la prosecuzione di un trend già rilevato nel 2016, quando l’aumento dei canoni d’affitto era stato dell’8,6%. Il prezzo d’affitto medio rilevato a Cagliari per un’abitazione non arredata è di 563 euro, leggermente superiore al dato nazionale (528). L’esborso mensile sale a 631 euro per gli immobili arredati (586 in Italia) e a 615 euro per quelli dotati di garage (597 a livello nazionale). Per un monolocale non arredato si pagano 395 euro (434 se arredato) e 62 euro in più sono richiesti per un bilocale (502 se arredato). Nel capoluogo sardo, fanno notare da Solo Affitti, i prezzi dei trilocali si attestano attorno ai 628 euro (719 se son presenti i mobili) e arrivano a 863 euro mensili per i quadrilocali arredati. Nelle zone di pregio i canoni medi di affitto oscillano dai 530 euro (monolocali) ai 1.050 euro (quadrilocali) mentre nelle periferie la forchetta di prezzo di queste tipologie di immobili varia dai 350 euro ai 700 euro. Milano, dove il canone medio è di 938 euro, è la città più cara d’Italia e precede Roma, seconda, con 789 euro mensili. Seguono nell’ordine Firenze (652 euro) e Venezia (631 euro).
I contratti d’affitto più utilizzati. Dal Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti emerge che a Cagliari si utilizzano di più i contratti d’affitto con canone concordato (90%), nelle diverse formule “3+2”, canone “concordato per studenti universitari” e “transitorio”. Questa tipologia di contratto viene utilizzata molto anche a Perugia (97% dei contratti), Trieste (95% dei contratti) e Venezia (90% ciascuna). Solo nel 10% dei casi si utilizza contratto “libero” (4+4).
Quanto tempo per trovare casa. Cagliari è il capoluogo italiano dove si arriva alla firma del contratto di locazione più velocemente che altrove: solo 0,9 mesi contro una media nazionale di 2,1 mesi. Si trova casa in affitto piuttosto velocemente anche a Bologna, Firenze (1,3 mesi ciascuno), Trento e Ancona (1,5 mesi) mentre Aosta (3,5 mesi), Napoli (3,4 mesi), Bari e Campobasso (3,3 mesi ciascuna) sono, secondo quanto rilevato da Solo Affitti, i capoluoghi dove si impiega più tempo per cercare casa.
La permanenza nello stesso appartamento. A Cagliari gli inquilini restano nella stessa casa mediamente per 24 mesi (più della media nazionale di 23,4 mesi). A Trieste risiedono i locatari che cambiano casa con maggiore frequenza (ogni 16 mesi), seguiti da quelli di Bari, Catanzaro e Trento (18 mesi). Restano nello stesso appartamento per quasi 3 anni (30 mesi) gli inquilini che vivono a Napoli, Campobasso e Aosta.