“La spada di damocle che pende sul sistema penitenziario italiano include, ovviamente, anche tutte le criticità che si registrano nelle aree sanitarie delle carceri italiane.” A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Domenico Nicotra, che aggiunge:
“E purtroppo, anche presso il nuovo istituto penitenziario di Sassari si registrano molte disfunzioni che nel caso di specie sono amplificate dalla circostanza che detto istituto è anche sede di Centro linico. È impensabile, continua Nicotra, che ai detenuti dimessi dal locale nosocomio a seguito di intervento chirurgico, non venga garantita la necessaria assistenza sanitaria e parasanitaria nel carcere di Sassari, tanto che solo il giro di ispezione della polizia penitenziaria può rilevarne le condizioni in cui versano.
Se a questo si aggiunge l’assenza di altrettanti basilari attrezzature sanitarie come per esempio le bocchette dell’ossigeno e le difficoltà pratiche per poter raggiungere le celle con le barelle è evidente, asserisce il sindacalista dell’Osapp, che qualcosa nell’ASP di Sassari va rivisto per tutto ciò che orbita attorno alla sanità penitenziaria. È auspicabile, conclude Nicotra, che queste criticità vengano risolte nell’immediatezza, perché se è vero che il grado di civiltà di un popolo si vede dallo stato delle patrie galere allora a Sassari non si va bene per niente.”












