Di giorno, è brigadiere capo dei carabinieri a Sassari, impegnato nel servizio pubblico e nella tutela della sicurezza. Ma quando il sole tramonta, si trasforma in cantante, leader della tribute band Queen in Rock, che con passione e talento rievoca le gesta di Freddie Mercury. Una passione che, però, gli è costata cara, mettendolo nei guai con la giustizia. Il brigadiere di 52 anni, residente in provincia di Nuoro, si è visto condannare dalla Corte dei Conti a pagare una somma di 18.487 euro al Ministero della Difesa, dopo essere stato accusato di aver svolto un’attività professionale esterna non autorizzata. La sua carriera musicale, infatti, non aveva ricevuto il permesso dall’Arma, eppure tra il 2013 e il 2020 il carabiniere avrebbe guadagnato una cifra consistente grazie ai concerti della sua tribute band Queen in Rock, senza mai chiedere l’autorizzazione.
La vicenda è emersa a seguito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Sassari, che nel gennaio 2021 ha inviato alla Corte dei Conti una relazione contenente gli esiti di alcuni accertamenti. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, il brigadiere avrebbe incassato oltre 18.000 euro senza il via libera dell’Arma, esibendosi in eventi musicali su tutta la Sardegna, tra cui un’esibizione memorabile lo scorso agosto, quando salì sul palco accanto a Tony Hadley, ex leader degli Spandau Ballet, che lo elogiò pubblicamente per la sua voce su social media.
Nonostante la condanna, il brigadiere ha cercato di difendersi, contestando la sentenza. In particolare, ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica, sostenendo che i compensi ricevuti per le sue performance musicali non fossero veri e propri guadagni, ma semplici “rimborsi spese”. Ma la Corte dei Conti ha respinto la sua difesa e confermato la condanna.











