Lettera aperta alla presidente Todde, assessore a interim della Sanità Sarda da parte di un sanitario.
Cara Presidente, mi permetto di suggerire di ascoltare ciò che ha detto il suo ex assessore nell’andare via dall’Assessorato di Via Roma, consiglio di meditare sulle parole e sulla dichiarazione di un fallimento politico e professionale, non si abbandona un paziente ma si chiedono consulenze. Si guardi intorno, nel suo campo largo, e potrà vedere molti professionisti capaci, onesti e preparati, forse non dei Gigi Riva della Sanità ma qualcuno molto rassomigliante a Gianfranco Zola. Mi viene da citarle alcuni, Luigi Minerba medico, conoscitore della macchina amministrativa e professore di statistica sanitaria, Gianfranco Ganau profondo conoscitore della macchina politica e rimpianto Direttore della Centrale Operativa 118 di Sassari, Giuseppe Frau, medico vicepresidente del Consiglio Regionale e professionista di testa e cuore, Rosanna Laconi, ora Assessore all’Ambiente ma prima Responsabile del Pronto Soccorso del Policlinico di Monserrato. Ho citato i colleghi che conosco e di cui conosco la competenza, mi scuseranno gli altri che non ho nominato, sicuramente ignoranza la mia ma ignoranza consapevole e tale da non farmi parlare a vanvera. Tutti i colleghi citati sono della sua area, non mi permetto di suggerirle Mario Nieddu, assessore capace e onesto ma della parte avversa, benchè i medici non abbiano pregiudizi politici quando curano un malato. Se la Sanità è malata, la malattia è POLITICA, AMMINISTRATIVA, GESTIONALE, non si cura con le parole o con gli spot, cito una frase di Mario Nieddu “ per salvare la Sanità devo dedicarmi 24 ore su 24 “ non hanno voluto che lo facesse. Lei vuole e deve fare la Presidente della Regione Sardegna è stata presentata come la nuova Eleonora D’Arborea, non diventi S’accabbadora della nostra Sanità e poi della Sardegna tutta.
Luigi Cadeddu











