La rabbia dei cittadini interrompe il consiglio comunale. La rabbia per le tasse alle stelle in un paese spezzato tra il paese, la montagna e la costa, che soffre più di altri il peso della crisi. Capoterra e la Tasi, un binomio che resterà nella storia delle contestazioni del paese. Col sindaco Francesco Dessì costretto a parlare a spezzoni, interrotto dalle proteste. Con l’ex sindaco e oggi presidente del consiglio, Giorgio Marongiu, costretto atogliere il microfono ai politici per darlo ai cittadini. Un Comune che non va incontro alla gente, secondo molti abitanti e diversi esponenti grillini presenti ieri in aula. Ma la rata non poteva essere rinviata a ottobre, secondo il sindaco, perchè sarebbe stata troppo pesante da pagare tutta insieme. Non ci sta la popolazione, non si trova l’accordo in extremis. Resta un consiglio di guerra, una frattura tra i capoterresi e il Comune, Difficile da rimarginare.











