Ha deciso di raccontare la sua storia, fatta di anni di lotta in seguito ad una disabilità e tanta sofferenza, Alessandra Mazzi, 37enne di Capoterra. Un piccolo appartamento “in via Milano 22, al piano terra, con la muffa sulle pareti” e i soldi di pensione di invalidità e accompagnamento che ogni mese scompaiono nel grosso vortice di spese che deve sostenere: “Affitto di 480 euro, quattrocento per avere un’assistente notturna, 450 per il centro diurno nel quale vado tre volte alla settimana e trecento euro di medicinali”. Più il cibo, ovviamente. Con le varie spese obbligatorie e con varie scadenze da rispettare, in dispensa rimane ben poco. Così, qualche giorno fa ha lanciato un sos nei gruppi social di Capoterra e di Assemini: “Ho ricevuto qualche critica, ma da parte di persone che non conoscono la mia situazione. Molti altri, per fortuna, mi hanno già aiutato, portandomi vestiti e anche scorte di cibo”, racconta la giovane a Casteddu Online. Sino a qualche anno fa viveva in una struttura, poi la decisione di tentare una vita per quanto possibile uguale a quella di tutti gli altri, con tanto di alloggio. “Ma c’è muffa alle pareti. Il mese prossimo dovrei andare in un’altra casa, ma non c’è ancora la certezza, per questo ho chiesto un aiuto”.
Aiuto che si traduce non in una richiesta di soldi, “per quanto siano sempre troppo pochi, paragonati alle spese che devo sostenere. Sono seguita da un amministratore e dalle assistenti sociali. Fare la spesa a volte è impossibile”. Alessandra Mazzi ha alternato le sue giornate di normalità a quelle trascorse in ospedale, sin da piccola: “Mi hanno operata a sette anni, per la prima volta, all’ipofisi. Ho la gamba sinistra paralizzata, devo sempre usare un bastone, oltre a un accorciamento del tendine di Achille e due dita del piede chiuse in seguito a un intervento chirurgico che non è andato come sperato. Spero davvero che chi può continui ad aiutarmi, sono anche disponibile a fare qualche lavoretto”. Nel suo Facebook ha pubblicato delle foto di decoupage: “Chiunque possa darmi una mano può contattarmi direttamente sul mio profilo ufficiale“. “Alessandra è seguita dai servizi sociali in tutto e per tutto”, spiega la sua amministratrice di sostegno: “Non ha bisogno di cibo o vestiti, ha anche il telefono e i beni di prima necessità. Vive normalmente e ci preoccupiamo, con servizi sociali e tribunale, di farle avere tutto ciò di cui necessita. La casa è in affitto, c’è muffa ma non è il periodo per tinteggiare, è meglio attendere la primavera”.












