I cagliaritani lo ricordano per le pedonalizzazioni, molto contestate all’inizio, di gran parte di Villanova e per più di una rotonda. Mauro Coni, ex assessore al Traffico nella Giunta Zedda a Cagliari, docente di Ingegneria dei trasporti all’Università, si è fatto vedere durante l’annuncio del ritorno in campo di Massimo Zedda. Tanto che il sindaco, parlando del caos di via Roma, l’ha chiamato in causa: “Come fanno a passare in due corsie anche i bus, che non sono piccolini?”. Coni, per tutta risposta, si è messo le mani in testa, giusto per far capire quale sia la sua idea. Ma parte dall’hinterland, l’ex assessore, con la sua analisi: “I lavori fermi sulla 554 sono i più importanti. Un’opera ferma nonostante il finanziamento con tanto di progetto e impresa già trovata, la stessa che ha ricostruito il ponte Morandi a Genova”. Intanto ci sono incidenti e morti: “Una grave realtà, e non solo. Il dramma aggiuntivo sono le auto che passano per Quartu, Quartucciu, Selargius e Pirri perchè non prendono la circonvallazione, davvero libera e scorrevole solo quando non ci saranno semafori”. E, se per questo progetto bisogna citofonare in Regione, per i mille cantieri che affliggono Cagliari il campanello porta il cognome di Truzzu: “I lavori devono essere fatti tutti, ma si possono fare meglio. È quasi impossibile sincronizzare le opere pubbliche, ogni procedura hai i suoi tempi e rischi, anche di impesa. Più risorse, tra ingegneri tecnici e operai, c’è una carenza gigantesca. Il numero di studenti che di laureano in Ingegneria, da noi, è gravemente insufficiente rispetto al fabbisogno reale”.
Un voto al suo successore, Alessio Mereu? “Nessuno, ognuno risponde del suo. Le critiche le ho ricevute anche io quando ho fatto opere faticosissime, sono stato anche minacciato per via Cadello”. La criticità maggiore è in via Roma: “Speriamo che i lavori finiscano presto”. Mauro Coni nuovamente assessore? Mai dire mai: “Il lavoro più bello è quello che faccio con i miei ragazzi all’Università, ma anche aiutare le amministrazioni a vedere finite le opere il prima possibile per il bene dei cittadini”. Insomma, se Massimo Zedda dovesse vincere le prossime elezioni, sa già che Mauro Coni non spegnerà il cellulare.









