Caos scuola e trasporti, protestano gli studenti del Sulcis: “Pochi bus e tutti in ritardo”

“Pochi i bus disponibili, frequenti i ritardi e spesso i ragazzi rimangono a terra”. 
Le rappresentanti degli studenti dell’Istituto  e della Consulta Provinciale Studentesca dell’ISS Cesare Beccaria scrivono alla sindaca di Carbonia Paola Massidda


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Caos scuola e trasporti, protestano gli studenti del Sulcis Iglesiente: “pochi i bus disponibili, frequenti i ritardi e spesso i ragazzi rimangono a terra”.
Le rappresentanti degli studenti dell’Istituto  e della Consulta Provinciale Studentesca dell’ISS Cesare Beccaria scrivono alla sindaca di Carbonia Paola Massidda, manifestando la preoccupazione per come gli studenti sono costretti a viaggiare negli autobus di linea che li trasportano da tutto il Sulcis Iglesiente negli Istituti scolastici.
“Al di là e oltre la gravità del problema che sottopongono alla mia attenzione, sono orgogliosa del senso civico e di responsabilità dimostrato da questi giovani studenti che hanno presentato al loro sindaco il loro problema specificando nella tabella le criticità per ogni tratta interurbana delle linee dell’Arst”.
Vengono chiesti comprensione e provvedimenti “ritengo che ne abbiano tutto il diritto come hanno il sacrosanto diritto di viaggiare sicuri tanto più in questo periodo di emergenza sanitaria”.
Il problema dei trasporti fuoriesce dalle competenze del sindaco che è quindi sprovvisto di ogni strumento per affrontarlo, “mentre considero che vada invece affrontato con estrema urgenza” spiega la sindaca.
“Ecco perché, prima ancora che aspettare soluzioni risolutive da enti superiori, occorre verificare subito con i dirigenti scolastici qualche soluzione organizzativa immediatamente efficace. Li contatterò già da domani per ragionarci in merito, mentre ho interessati della necessità di sostenere questa causa i sindaci dei Comuni sede di Istituti di Scuola media Superiore: Ignazio Locci e Mauro Usai che garantiscono tutto il loro sostegno.
Non possiamo permettere che gli sforzi per rendere sicura la Scuola siano vanificati da questa intollerabile situazione.  Non possiamo sopportare che ai nostri ragazzi siano sottratti i loro più basilari diritti”.


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