Caos rifiuti a Cagliari, a Sant’Elia 5mila persone senza mastello: rione invaso da spazzatura e mosche

Cumuli di immondezza ovunque. Il Comune annuncia nuove bonifiche, telecamere con foto trappola e coinvolgimento delle associazioni e dei servizi sociali: è il “modello via Timavo”. Ma i tempi non saranno brevi. Intanto gruppi di residenti disperati sono pronti ad armarsi di palette e scope per pulire


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Cumuli di spazzatura ovunque con nugoli di mosche e puzza. Questo lo scenario dell’estate 2020 a Sant’Elia. Nel rione 5 mila persone non hanno ritirato il mastello e così con la partenza del nuovi sistema porta a porta che ha spazzato via i cassonetti, gettare le buste di rifiuti (indifferenziati) in strada è stata l’unica opzione possibile per non trovarsi con la discarica in casa.
Così per tanti l’abbandono selvaggi del sacchetto è diventata un’abitudine. E le ampie sacche di disagio sociale nel rione complicano il tutto. E’ di 105 mila euro la spesa per bonifiche (mensili nel 2019, incrementate nel 2020). E ora il Comune per rimediare proporrà le telecamere con foto trappola e cercherà il dialogo con le persone, condominio per condominio coinvolgendo la parrocchia e le associazioni, cercando un modello di comunicazione meno formale: è il modello “via Timavo” che ha dato buoni frutti a Is Mirrionis.
Oggi nel rione si è svolto il sopralluogo della commissione Igiene del suolo. Di “situazione drammatica e complessa, ma inaccettabile per i cittadini costretti a pagare il triplo” ha parlato il presidente Raffaele Onnis, Riformatori. L’assessore Alessandro Guarracino, ormai da giorni presenza fissa nel quartiere, ha ricordato che la gente del rione “non è stata messa in condizione di poter fare la raccolta. E’ mancata l’informazione e ora è tutto più difficile a causa di un contesto in cui gettare i rifiuti in strada è normale. Faremo un nuovo tipo di comunicazione aiutati anche dalle associazioni e dai servizi sociali”.
Guarracino ha detto a chiare lettere che i mastelli saranno consegnati anche alle persone che non hanno pagato la Tari “in attesa della regolarizzazione”.
La strategia, ha sottolineato il dirigente Roberto Montixi, si articola su due fronti: tamponamento dell’emergenza con le bonifiche straordinarie e monitoraggio con le telecamere. Fabrizia Marcello, Pd ha attaccato l’amministrazione sull’assenza di controlli. E anche Pierluigi Mannino, Fdi ha mosso critiche al sistema parlando di “pecche sugli spazzamenti”.
Dalle case i residenti si sono avvicinati alla commissione annunciando l’intenzione attrezzarsi per pulire gli spazi comuni e le aree verdi.


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