Bollettini di pagamento spediti ad indirizzi sbagliati, quando va bene. Quando va male, invece, la tassa da pagare, quasi magicamente, raddoppia. Caos sui passi carrabili a Quartu Sant’Elena, con il Comune che ha affidato il censimento e la relativa riscossione del balzello di 63 euro ad una società privata del veneto, la Abaco. I suoi uffici quartesi, in via Irlanda, negli ultimi giorni sono stati assaltati dai tanti quartesi che si sono ritrovati, nella buca delle lettere, una o più richieste di pagamento sbagliate. E, dopo gli articoli pubblicati da Casteddu Online, interviene il sindaco Graziano Milia. Anche lui ha sentito, dalla viva voce dei suoi concittadini, più di un malumore. Nelle ultime ore, stando a quanto trapela, ci sarebbe stato un incontro “ristretto” per fare il punto della situazione e capire come agire. I giorni passano, e la data del 15 aprile, l’ultima disponibile per riuscire ad avere una mappa completa e corretta dei 6mila passi carrabili quartesi, è molto vicina: “Bisogna fare una verifica per capire se tutta una serie di malintesi, inesattezze e imprecisioni che si stanno verificando possano essere superate in breve tempo, e se chi gestisce il servizio”, cioè “la società privata, sia in grado di mettere in campo una capacità di interlocuzione superiore con i cittadini”.
“Il cittadino che si reca in una società di questo genere non dev’essere considerato alla stregua di un mendicante ma di un cittadino che ha dei doveri ma anche dei diritti. Faremo verifiche con gli uffici per capire se possiamo intervenire e migliorare la situazione”:











