Continuità aerea, Volotea verso l’aggiudicazione delle rotte. Assessore: “Ha le carte in regola”

Come già successo per il bando poi annullato, solo Ita e la low cost spagnola hanno presentato la loro offerta negli uffici dell’assessorato dei Trasporti. Da Volotea la proposta economicamente più vantaggiosa: la continuità fino a maggio costerebbe 21 milioni con Volotea, 28 con Ita


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“Volotea ha presentato un netto ribasso rispetto a Ita. La documentazione presentata oggi credo che abbia le carte in regola per far sì che il servizio venga aggiudicato a Volotea”. Lo dice l’assessore regionale dei Trasporti, il leghista Giorgio Todde, sull’ipotesi dell’aggiudicazione della gara per la continuità territoriale aerea alla low cost spagnola. Il seggio di gara per la procedura di emergenza in urgenza è al lavoro per valutare tutta la documentazione. “A prescindere dalla compagnia che eserciterà in continuità territoriale interessa che ci sia un servizio efficiente, chiaro e confortevole per i cittadini sardi, per il diritto alla mobilità”, ha aggiunto Todde, che ha assicurato il massimo sforzo per non interrompere il servizio pubblico, che dovrà dunque iniziare alla mezzanotte del 15 ottobre, un minuto dopo la scadenza del vecchio bando.

Solo Ita e Volotea, come già successo per il bando poi annullato, hanno presentato all’assessorato regionale dei Trasporti, che ha avviato una procedura negoziale chiusa alle 14 di oggi, la loro offerta per garantire il servizio di continuità territoriale da e per la Sardegna. L’assegnazione avverrà nelle prossime 24-48 ore.

Fra le due compagnie che hanno risposto alla procedura negoziale avviata dalla Regione per gestire i prossimi 7 mesi di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna, le offerte economicamente più vantaggiose sono state presentate da Volotea. Per gestire la continuità aerea da e per la Sardegna, rispetto alla base d’asta di 37 milioni, Ita ha presentato un’offerta di 28,4 milioni (ribasso 8,5 milioni), Volotea di 21 milioni (ribasso 15,9 milioni): una differenza di 7,3 milioni che assicura un notevole vantaggio alla low cost spagnola. Se Volotea dovesse vincere la gara, alla Sardegna la continuità territoriale aerea dal 15 ottobre al 15 maggio costerebbe 21 milioni di euro e non 37, con Ita ne costerebbe 28. Negli uffici dell’assessorato dei Trasporti sono in corso gli approfondimenti tecnici della documentazione, non è escluso che già in serata possa esserci l’assegnazione.

Ecco le offerte a confronto. Cagliari-Fiumicino: Ita -12% di ribasso, Volotea -41,6%; Cagliari-Linate: Ita -23%, Volotea -41,6%; Olbia-Fiumicino: Ita -15%, Volotea -40,6%; Olbia-Linate: Ita -21%, Volotea -40,6%; Alghero-Fiumicino: Ita -3% di ribasso, Volotea -23,1%; infine Alghero-Linate: -11% di ribasso da Ita e -23,1% da Volotea.

“Le decisioni sulle rotte da e per la Sardegna non possono basarsi solo su un fattore economico di ribasso ma hanno fondamentale importanza i servizi che verranno erogati dal vettore che si aggiudicherà i collegamenti”, dice il segretario generale della Uiltrasporti sarda, William Zonca, commentando la notizia delle offerte presentate da Ita e Volotea. “Come Uiltrasporti non faremo un passo indietro se non verranno garantiti i servizi conquistati in questi anni dai sardi – aggiunge – È inammissibile che questi vengano dispersi per motivi puramente economici. La continuità territoriale aerea deve guardare prima ai servizi e poi ai costi economici”.

Una considerazione abbastanza incomprensibile, quella della Uil, perché Volotea era stata esclusa dal precedente bando ma per carenza di documenti, Ita era stata invece fatta fuori perché non aveva gli aerei necessari a coprire tutte le rotte.

Secondo la Cgil, il fatto che a tre giorni dalla scadenza dell’attuale regime la Regione sia ancora alle prese con le procedure per il nuovo affidamento, certifica “la situazione disastrosa per la quale si attende una assunzione di responsabilità da parte del presidente della regione, che aveva assunto la continuità territoriale come priorità e che, invece, l’ha trasformata in un vero fallimento”, dice il segretario regionale Cgil, Samuele Piddiu.

 


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