Annunciata, invocata, evocata e attesa ormai da più di un anno, la verifica della giunta regionale non s’ha da fare. Azzeramento, rimpasto, agenda di fine legislatura: niente di tutto questo accadrà nei cosiddetti stati generali del centrodestra, perché quell’appuntamento che era fissato per il 20 e 21 ottobre a Casa Betania, un centro di formazione pastorale della diocesi di Ozieri, nel Sassarese, è saltato.
Tutto da rifare, e riorganizzare dunque per Solinas, che un paio di settimane fa aveva annunciato il completo azzeramento della giunta per poi procedere con nuove nomine, precisando che i criteri di assegnazione delle deleghe sarebbero stati legati alla composizione del consiglio regionale e non del parlamento, dove Fratelli d’Italia ha la stragrande maggioranza. E proprio il partito di Giorgia Meloni non ha più rappresentanti nella giunta regionale dopo l’elezione in parlamento dell’unico assessore, Gianni Lampis dell’Ambiente.
Tutto fermo, quindi, quando alla fine della legislatura manca ormai poco più di un anno. E non mancano le polemiche sui social per la scelta di rinchiudersi due giorni, con quello che significa in termini di spesa di denaro pubblico, per una verifica politica che sembra sempre più lontana.











