Cammino Nuovo, scontro continuo.Il Comune:”Il parcheggio si farà”

Continuano le polemiche


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Continua il braccio di ferro tra ambientalisti e Comune sul parcheggio di via Cammino Nuovo. Ieri scontro a Palazzo Bacaredda in un incontro fiume di oltre due ore. Da una parte i rappresentanti di associazioni ambientaliste, nello specifico Italia Nostra e Social Forum, che hanno ribadito il loro no al progetto ritenuto “impattante per le mura antiche, oltre che un attrattore di traffico”. Dall’altra gli assessori comunali, Marras, Coni e Puggioni, con dirigenti e tecnici, che difendono l’intervento nel quartiere di Castello. Oggi il punto della situazione in commissione Lavori Pubblici. “Sono stati eseguiti tutti gli studi di fattibilità – ha spiegato il presidente della commissione, Maurizio Chessa – da cui risulta l’eseguibilità del progetto, quindi l’opera verrà realizzata”.

In relazione al progetto, martedì scorso il Consiglio comunale ha modificato il Piano urbano della mobilità che permetterà di salvare gli oltre 500 parcheggi in strada di via San Giorgio e via Santa Margherita. Occorrerà pedonalizzare alcune di vie di Stampace, ora spetta al Comune decide quali e come. Ma questa novità non è servita a placare la guerra degli ecologisti, anzi a maggior ragione secondo loro il parcheggio multipiano non servirebbe. Oltretutto, in particolare Maria Paola Morittu di Italia Nostra, propone l’acquisizione del parcheggio di viale Regina Elena, attualmente di proprietà di Apcoa.

Ma l’amministrazione rimane ferma sulla sua posizione, e l’iter progettuale continua. “L’intervento ha prima di tutto l’obiettivo di consolidare le mura di Castello – ha concluso Maurizio Chessa – il progetto definitivo, diverso da quello della precedente amministrazione, non esiste ancora e sarà possibile apportare alcune modifiche, ma l’opera verrà realizzata”. E poi c’è chi propone un referendum consultivo, come il consigliere di La Base Claudio Cugusi, per “coinvolgere i residenti su questa importante opera: mi fido del parere dei tecnici ma vorrei che anche i cagliaritani dicessero la loro sul progetto”.


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