Beffa delle camerette dopo un crack a Sestu, famiglie disperate: “Non vedremo più i soldi”

Hanno speso migliaia di euro per acquistare una cameretta e si sono trovate con un pugno di mosche in mano dopo un anno per il fallimento dell’azienda: “Ci avevano promesso la consegna entro il 30 aprile. Ma la scadenza non è stata rispettata. E ora abbiamo perso le speranze. Per questo vanno male le cose in Italia. Mi fa troppa rabbia”


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Pagano le camerette per i loro figli. C’è chi spende tremila euro chi mille, chi 500. Ma la società che gestiva in franchising il punto vendita di Mondo Camerette di Sestu ha fatto crack e mamme e papà son rimasti beffati. E ora c’è chi chiede indietro la caparra versata e chi invece attende ancora la consegna. Atri si son rassegnati, altri ancora invece sono inferociti e sono passati alle vie legali. Una mail della ditta (la nuova società che ha rilevato il punto vendita i cui titolari sono parenti della ditta che ha stipulato i contratti prima del fallimento) aveva fissato una scadenza: “Gentile cliente”, si leggeva nella missiva arrivata a una decina di famiglie, “la informiamo che le merci da voi ordinate verranno consegnate entro il 30 aprile 2019, verrete pertanto contattati una settimana prima della consegna”.

“E invece non abbiamo ricevuto nulla”, lamenta A. O., di Ghilarza, che un anno fa ha pagato di tasca 3 mila e 350 euro in contanti per una cameretta mai arrivata, “mi hanno detto che mi avrebbe contattato l’amministrazione dopo una riunione, ma non ho sentito nessuno. Adesso basta, ho atteso anche troppo mi rivolgerò a un legale”.

“Un anno fa siamo andati a ordinare la cameretta e ho pagato 500 euro di caparra”, racconta M. M., “aspettavamo la consegna a giugno, ma l’hanno rinviata a settembre. Poco prima ci hanno chiesto il saldo, ma io non mi son fidato e non ho pagato. Temo ora però che non rivedrò mai più i miei soldi. Io capisco il fallimento, ma se le cose vanno male in Italia, è anche per casi come questo”. La Alba Design e la GSM arredamenti avevano spiegato di aver risolto 110 casi su 120. Ne mancano 10: le 6 persone che hanno stipulato il contratto con la finanziaria “avranno il denaro indietro dalla finanziaria stessa”, scrivevano, “mentre le 4 persone che hanno pagato in contanti avranno la cameretta entro il 30 aprile”.

La ditta Gsm arredamenti, contattata dalla redazione, ha annunciato una risposta scritta per spiegare le motivazioni dell’accaduto.


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