A rischio 142 posti di lavoro. Dopo più di dieci anni, il call center cagliaritano Nuova Karel Soluzioni perde la commessa per gestione per il servizio call center della Zurich Assicurazioni. La gestione scade a luglio e il servizio è stato assegnato ad una compagnia che applica delle condizioni di gestione più basse ma non rispetta l’attuale contratto. “Stiamo cercando delle soluzioni. Noi non ci stiamo dando per vinti. Stiamo sperando di poter avvalerci della clausola sociale”, afferma il segretario territoriale Cisl Michele Mannu
Si tratta di una clausola contenuta all’interno del decreto delega sugli appalti approvato la scorsa settimana anche dal Senato. Prevede che il lavoratore licenziato debba essere assunto da chi ha vinto il nuovo appalto. In questo modo, i lavoratori possono essere assunti nuovamente con le stesse condizioni contrattuali.
«Ai 140 lavoratori del call center cagliaritano Nuova Karel Soluzioni dovrà essere garantita la continuità lavorativa». E’ quanto affermano le segreterie territoriali e regionale Fisac-Cgil dopo l’annunciata apertura della procedura di mobilità da parte dell’azienda. La ragione è un cambio d’appalto.
IL CALL CENTER. Accanto al punto vendita “Michele Pesolo” di viale Monastir, angolo via Contivecchi a Cagliari, lavorano gli addetti al Customer Care con una commessa storica: da tredici anni infatti svolgono l’attività di assistenza come mandatari della Zurich, che è stata assegnata a un’altra azienda. La comunicazione è stata data in un incontro fra sindacati e vertici aziendali. Immediata la risposta del sindacato di categoria, che ha attivato subito le segreterie nazionali: «Saremo al tavolo delle trattative per vigilare sul futuro dei 140 dipendenti – rimarca la Cgil – apriremo un confronto con la compagnia assicurativa e con il nuovo mandatario della commessa, che dovrà avvalersi delle professionalità sviluppate dai lavoratori in questi tredici anni di attività”». La rivendicazione della Fisac è supportata da quanto stabilito nella legge delega in materia di appalti, recentemente approvata al Senato, che prevede, proprio in caso di cambio di assegnatario, che i lavoratori seguano le attività.












