Le code hanno iniziato a formarsi sin dalle 18:30, con l’apertura dei cancelli prevista alle 20. E alle 20, puntualmente, sono stati aperti i due hub vaccinali della Fiera di Cagliari e si sono riempiti di giovani di 12enni accompagnati dai genitori o dai nonni, ma anche di cinquantenni e sessantenni, tutti desiderosi di ricevere la prima dose nell’open night vaccinale organizzato dall’Ats con tanto di dj set, possibilità di scattarsi un selfie ricordo e di avere un gadget. Non si sono registrate lamentele, le persone sono entrate a gruppetti e subito dopo i controlli (misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani) hanno raggiunto le postazioni dove li attendevano medici e infermieri. “Abbiamo 5mila dosi a disposizione” ha spiegato Gabriele Mereu, medico e responsabile per l’Ats degli hub fieristici, “il vaccino serve, soprattutto, oggi, per gli studenti ma anche per i 35enni, stiamo puntando su di loro, in vista dell’anno scolastico”. Mereu si rivolge anche ai no vax: “Sono una minoranza silenziosa ma si fanno sentire. C’è una fortissima maggioranza che si sta vaccinando, la zona del sud Sardegna ricordo che ha tra le maggiori incidenze di casi in Italia”.
E loro, i no vax che avevano annunciato volantinaggi contro le vaccinazioni? C’erano: una ventina, tutti rigorosamente senza mascherine, appollaiati su due panchine a decine di metri di distanza dai cancelli dell’hub. Nessuna contestazione o slogan, a differenza dei loro “comizi” in piazza Garibaldi, solo silenzio.