Gli abiti dei bimbi, gli arredi e tutti i beni degli ex occupanti rimasti nell’ex scuola di via Zucca rimarranno lì. Le mamme che hanno abbandonato l’edificio e che hanno chiesto di recuperarli si possono mettere l’anima in pace, perché l’edificio, spiegano da palazzo Bacaredda, è infestato dai ratti ed è alto il rischio di contrarre la leptospirosi.
“Si tratta di uno stabile in condizioni igienico-sanitarie incompatibili con l’accesso a personale non specializzato e privo dei dispositivi di protezione individuale”, spiega il Comune, “la rilevantissima presenza di escrementi, di resti di cibo e di cumuli di rifiuti ha favorito l’insediamento di colonie di roditori e pertanto è elevatissimo il rischio di contatto con le urine e le feci dei ratti portatori di leptospirosi.
L’Amministrazione comunale non può permettersi di esporre a rischi così elevati i cittadini, neanche in situazioni di necessità”, aggiungono, “attualmente è in corso l’attività di bonifica del sito e di eliminazione dei rifiuti di ogni genere, pertanto sarebbe comunque inaccessibile per incompatibilità con la normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”. Inoltre, conclude, “non è ragionevole far utilizzare abiti probabilmente usati dai ratti per fare il nido”.