Mentre il sipario cala sull’era Nicola, in città cresce il battito dell’attesa: chi guiderà i rossoblù nella prossima stagione? Tra strategie e suggestioni, un nome su tutti comincia a prendere quota: quello di Fabio Pisacane. Una scelta che avrebbe del clamoroso, un salto nel buio per il presidente Tommaso Giulini, che potrebbe affidare la prima squadra all’attuale allenatore della Primavera, senza alcuna esperienza in Serie C. Eppure, nel cuore dei tifosi, Pisacane ha già vinto. A parlare è Milena Masala, volto simbolo della passione rossoblù, che a Casteddu Online racconta senza filtri emozioni e timori dopo l’addio del mister. “Credo nella buona fede del presidente nell’averlo scelto. Che sia piaciuto o meno, a me dispiace che sia andato via”, commenta. Poi aggiunge sulla stagione appena conclusa: “Non mi arrabbio mai, ma le ultime due partite sono state buttate un po’ all’aria. Rischiavamo di non farcela, menomale che poi si è sistemato tutto”. Una salvezza arrivata ancora una volta al fotofinish: “Il fatto di essere arrivati pure con lui alla salvezza in extremis mi preoccupa e mi ha preoccupato. Quest’anno sono stata un po’ critica anche io”. E se il nome del prossimo allenatore fosse davvero Pisacane? La risposta arriva dal cuore: “Se devo dare una risposta di cuore, Pisacane tutta la vita. Ha esperienza come calciatore, è un uomo tutto d’un pezzo, un padre di famiglia eccezionale. Tutto questo insieme può dare tanto al Cagliari”. Milena lancia anche un’idea suggestiva:
“Se Pisacane accetta, mi piacerebbe un team con Fabio e Max Canzi, che qui ha fatto molto anche dopo essere andato via. È una persona degna. Se n’è andato con dispiacere, io lo riprenderei. Bisogna metterci anche il cuore e volere bene alla squadra”. Poi torna sulla sofferta salvezza, quasi una costante: “Il Cagliari è anche questo, è da sempre così. Anche con Scopigno, che ci ha fatto vincere lo scudetto. Siamo una squadra di provincia, anche con il miglior presidente sarebbe così. Se ami il Cagliari lo ami anche in queste difficoltà. Certo, ogni anno con l’acqua alla gola è un po’ un peso”. E sul futuro societario, un pensiero preciso: “Non vorrei mai un presidente straniero, questo ci tengo a sottolinearlo”. Infine, qualche riflessione sui giocatori e sul mercato: “Ho fiducia in Giulini, ma ho una paura: se Nicola è andato via in questo modo, spero avesse problemi anche nello spogliatoio. Diversamente, non è che si porterà via qualche giocatore a cui ha dato fiducia? Spero di no”. “Piccoli poteva fare molti più gol, nonostante questo, le cose le fa bene. Con un nuovo allenatore potrà dare di più. Luvumbo? Guai a chi me lo tocca! Anche se tanti hanno da ridire. Zortea non è esploso, ma ha potenzialità. Luperto non si tocca. Mina lo abbiamo tenuto: ci mette cuore, forza fisica ed esperienza. Palomino? Mi dispiace, ma voleva andare via, quindi lo accompagniamo. Diamo fiducia a chi già c’è, però bisogna comprare qualcun altro, quello è sicuro. Caprile non lo muoverei da qui, è una garanzia”. E, come sempre, chiude con la frase che racchiude tutta una fede: “Forza Cagliari!”.










