di Ennio Neri
Il tempo è scaduto al centro di Solidarietà. Quasi tutti gli ospiti hanno lasciato l’edificio e si trovano all’hotel Quattro Mori, una sistemazione provvisoria in attesa dell’avvio dei “percorsi personalizzati” che l’amministrazione intende attivare attraverso l’accordo con le associazioni che da anni assistono senzatetto, papà separati ed ex detenuti. Nella struttura di viale Sant’Ignazio restano alcuni ospiti: “Non se ne vogliono andare e minacciano di barricarsi dentro”, svelano alcuni operatori che si trincerano dietro l’anonimato. Il rischio è che possano scoppiare disordini.
“Seguo con attenzione la situazione delicata delle persone e del Centro Comunale di Accoglienza di via Sant’Ignazio. Le condizioni precarie dell’edificio richiedevano urgenti e improcrastinabili interventi di ristrutturazione,” spiega Rita Polo, presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute del Comune di Cagliari ” sono in corso le azioni per assicurare a tutti gli ospiti un’adeguata sistemazione alternativa e si possa procedere coi lavori. Insieme alle associazioni”, aggiunge, “che finora hanno operato nel campo dell’accoglienza, di cui si apprezza il prezioso e indispensabile apporto, si studieranno subito soluzioni e percorsi personalizzati, per garantire la continuità e il miglioramento dei servizi, compresa la mensa e anche nuovi servizi coinvolgendo sempre, e ancora di più la nostra comunità e le organizzazioni che operano nel sociale.” e conclude “I nuovi assessori Maurizio Chessa ai Lavori Pubblici e Roberto Marras alle Politiche Sociali stanno dando un forte impulso, con i loro uffici, nella gestione di una situazione complessa che richiede pazienza e impegno da parte di tutti. La Commissione Politiche Sociali e Salute, con tutti i suoi componenti, sta operando e vigilando già da tempo e prosegue il proprio lavoro, perché si realizzino le soluzioni migliori per dare ai nostri concittadini, attraverso questi servizi essenziali, risposte di qualità ai loro bisogni, come persone, insieme a maggiori opportunità per vivere e abitare, ed uscire da situazioni di emarginazione, di difficoltà ed esclusione sociale”.











