Cagliaritani che “bruciano” soldi giocando alle slot machine, in città il termometro delle scommesse segna quasi rosso: oltre 116 milioni spesi nel 2016. Al bar della stazione dei treni di piazza Matteotti un separè di plastica garantisce un minimo di privacy a chi tenta la fortuna. Quella stessa fortuna che non fa quasi mai fermate. Meglio, le fa di rado: “Con un euro si possono vincere anche cinquecento euro”, ma è quasi la regola l’esatto contrario. “In molti non vincono e tentano di rifarsi”, dice Ignazio Carta, uno dei baristi.
“So che è tutto in base alla percentuale di denaro che incamera la macchinetta, abbiamo messo un cambiamonete perché non abbiamo il tempo per cambiarle o per dare consigli su come si gioca”. Cagliari città ludopatica? “Penso di no, le slot machine qui ci sono sin da quando, anziché soldi, davano bollini. Ci sono anche giocatori fissi, ma sono o barboni o persone che non hanno niente da fare”.









