Alla mensa Caritas i lavoratori del Cral Saras cucinano per i migranti

Cous cous di verdure, riso in rosso, pasta al tonno, pasta e fagioli, e ancora agnello arrosto, spezzatino di manzo, panettone, prosciutto di tacchino, dolci sardi: questo il menù pensato per ospiti per la gran parte di fede islamica, con un occhio alle tradizioni del Maghreb.


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Hanno pelato decine di chili di patate, sminuzzato una gran quantità di cipolle, riempito circa 1.000 piatti (tra primo e secondo): anche per il Natale 2017 i lavoratori Saras iscritti al Cral sono stati accanto agli ospiti della mensa Caritas di Cagliari. E d’ora in avanti, l’iniziativa sarà bissata per il pranzo di Pasqua e in una domenica al mese in cui dovessero servire braccia volenterose. Domenica 17 dicembre, 42 ingegneri, tecnici e personale di staff dell’area industriale di Sarroch hanno cucinato e poi servito i pasti a circa 250 commensali, soprattutto migranti, e ne hanno preparati altri 270 per chi non è riuscito a raggiungere la mensa di viale Fra Ignazio e viene assistito a domicilio dai volontari guidati da Don Marco Lai.

Cous cous di verdure, riso in rosso, pasta al tonno, pasta e fagioli, e ancora agnello arrosto, spezzatino di manzo, panettone, prosciutto di tacchino, dolci sardi: questo il menù pensato per ospiti per la gran parte di fede islamica, con un occhio alle tradizioni del Maghreb.

Presto il legame tra il Cral Saras e la Caritas si consoliderà ulteriormente: i lavoratori organizzeranno una colletta per acquistare una nuova batteria di fuochi per le cucine, in modo da agevolare il lavoro dei volontari


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